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martedì 29 dicembre 2015

Joyeux Noel - una pagina di storia dimenticata -




Dicembre 1914
In una parte dello smisurato territorio del fronte occidentale si fronteggiano francesi e scozzesi da una parte e tedeschi dall'altra.

Il freddo, il fango, la fame, la nostalgia di casa sono compagne di entrambe le fazioni le quali tentano di avere il sopravvento l'una sull'altra in un susseguirsi di attacchi inutili che riempiono di morti la terra di nessuno tra le due trincee.

Arriva la vigilia di Natale. 
Non è una notte come le altre e quel piccolo sparuto angolo del fronte diventerà il luogo di un piccolo grande miracolo ...come la Betlemme della Natività...

domenica 27 dicembre 2015

Santa Famiglia di Nazareth 27 dicembre 2015




<<Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.>>.

(Letture : 1Sam 1,20-22.24-28; Sl 83; 1Gv 3,1-2.21-24Lc 2,41-52 )


La prima domenica dopo Natale la Chiesa ci invita a contemplare il mistero della Famiglia di Nazareth: Maria, Giuseppe e Gesù.  Famiglia resa tale dall'intervento di Dio Padre.

Non è un caso che il Vangelo di oggi ce la faccia vedere in un momento di "crisi" perchè è in questi momenti in cui si vede su che cosa è basato un rapporto (in questo caso quello di Maria e Giuseppe con Gesù).

Nel vangelo vediamo Gesù oramai dodicenne (e quindi, per la società dell'epoca dal punto di vista religioso considerato un adulto) che si allontana dai genitori senza preavviso per "occuparsi delle cose del Padre suo".

Questa era stata la spiegazione allo sgomento di Maria e Giuseppe, ma...

venerdì 25 dicembre 2015

Natività del Signore 25 Dicembre 2015




<<Un giorno santo è spuntato per noi: venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra>>

(Messa del Giorno:  Is 52,7-10; Salmo 97; Eb 1,1- 6; Gv 1, 1-18)



L’attesa è finita. Gesù è nato!
La liturgia della Chiesa è talmente ricca che ci offre più Lezionari (messa della notte, dell’aurora, del giorno) per aiutarci a meditare appieno il grande mistero della nascita di Gesù Salvatore.

Nella Messa del giorno siamo invitati ad entrare nel mistero del “logos” di Dio che si fa carne. Questo non è avvenuto per caso, ma per decisione libera di Cristo.

Lui ha preso la nostra carne per far sì che noi ricevessimo la sua divinità. Così’ aveva deciso il Padre fin dalla fondazione del mondo.
Dice San Leone Magno:

venerdì 18 dicembre 2015

IV Domenica di Avvento 20 Dicembre 2015



<<Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola>>.

(Letture bibliche: Mi 5,1-4 ; Salmo 79; Eb 10, 5-10; Lc 1, 39-45)


 “ In fretta”.

Maria , dopo l’Annunciazione, va da Elisabetta “in fretta”.

La traduzione qui ci fa perdere qualcosa. 

Il termine greco indica “premura, attenzione”
La stessa premura ed attenzione che mettiamo quando facciamo qualcosa che sentiamo e sappiamo essere importante.

E’ con questo atteggiamento che Maria va da Elisabetta. 
Perché sa che le è successo qualcosa di importante e sa che Elisabetta la può capire perché anche lei ha fatto esperienza dell’amore di Dio che porta frutto anche dove umanamente non si vedono speranze.

venerdì 11 dicembre 2015

III Domenica di Avvento 13 Dicembre 2015




<<Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio>>.

(Letture bibliche:Sof 3,14-18 ; Is 12; Fil 4, 4-7; Lc 3, 10-18)


A Giovanni Battista si presenta una innumerevole schiera di persone. Gente comune. Peccatori riconosciuti. Persino soldati!

Sono là perché hanno un desiderio di conversione: hanno capito che qualcosa della loro vita non va.
Tutti chiedono: “Che cosa dobbiamo fare”?

E’ una domanda che ci siamo fatti tutti prima o poi, magari dopo l’Esperienza Comunitaria… A questa domanda Giovanni dona una indicazione di metodo.

Giovanni usa una immagine che gli ebrei del tempo (ma anche i nostri nonni) capivano: il grano ha una sorta di pellicola (la pula) che è uno scarto e va tolta.
Per far questo si usa una pala con cui, ripetutamente, si sollevavano i chicchi.
Il movimento costante provocava il distacco graduale e delicato della pula dal chicco, senza che questo ricevesse danni.

giovedì 10 dicembre 2015

Gattaca - La porta dell'universo - 1997






In un futuro distopico ogni bambini nasce con il suo destino già segnato.

Infatti è possibile selezionare il suo corredo genetico prendendo "il meglio" di entrambi i genitori.
Di conseguenza è anche possibile sapere le sue predisposizioni di salute e "ragionevolmente" venire a sapere anche la sua aspettativa di vita tramite un semplicissimo esame del sangue fatto alla nascita.

Tutto questo porta ad una società dove le persone sono classificate in due grandi categorie:

VALIDI
cioè esseri dal corredo genetico perfetto, che vengono scelti per ricoprire i ruoli più prestigiosi della comunità,

NON VALIDI
ovvero persone nate coi loro genomi naturali, da destinare allo svolgimento dei lavori più umili e relegate ai margini della vita sociale.

Il protagonista del film è Vincent il quale, essendo nato naturalmente, è classificato subito come "non valido", tarato irrimediabilmente da un vizio cardiaco e destinato ad una vita breve.

Lui però non ci sta. Ha un grande sogno: essere astronauta.
Conosce praticamente a memoria tutti i test di ammissione ed entrerebbe nel programma senza problemi, ma al primo degli innumerevoli esami del sangue (peraltro spacciati come "controllo antidroga") sarebbe irrimediabilmente fuori dai giochi.

La svolta della sua vita avverrà grazie ad un altro "reietto" di quella società che basa tutto sulla efficienza fisica, anche lui sbattuto fuori dalla vita dopo un incidente che lo ha reso paraplegico.

Riuscirà il nostro Vicent a coronare il sogno della sua vita?

martedì 8 dicembre 2015

Solennità Immacolata Concezione 8 Dicembre 2015 e Giubileo della Misericordia



<<Rallègrati, piena di grazia, 
il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne>>.

(Letture bibliche: Gen 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38)



Nel tempo di Avvento due figure ci accompagnano. 
Una è quella di Giovanni il Battista, l'altra è quella di Maria Ss.ma.

Due figure che sembrano antitetiche: duro e penitenziale l'uno quanto dolce e misericordiosa la seconda.

In realtà non sono altro che due facce della stessa medaglia: Giovanni siamo noi quando desideriamo riappacificarci con Dio Padre (e quindi anche con noi stessi e con gli altri) e quindi quando vogliamo fare la nostra parte.

Giovanni questo faceva: battezzava di un battesimo di "conversione" le persone che venivano a lui spontaneamente.

Maria è il risultato nella carne del Desiderio del Padre di averci con Lui, in quel rapporto di intimità che aveva pensato alle origini. Non per niente Maria ottiene "gratis" (ovvero per grazia) quello che a ciascuno di noi è offerto tramite il Battesimo di Cristo.

sabato 5 dicembre 2015

II Domenica di Avvento 6 Dicembre 2015






<<Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
         Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!>>.

(Letture bibliche: Baruc 5,1-9; Sal 125; Fil 1,4-6.8-11; Lc 3,1-6)



Certe volte Dio per parlare utilizza "mezzi impropri".
Uno di questi è Giovanni Battista, colui che ci viene presentato nel Vangelo di oggi.

Pensiamoci bene: chi è Giovanni?
Sicuramente nel mondo dell'epoca un emerito signor nessuno.
Con tutti i re e i sommi sacerdoti, con tutte le autorità civili e religiose che c'erano...il Signore proprio lui doveva scegliere?

E poi, che tipo strambo...predicare nel deserto...

mercoledì 2 dicembre 2015

La Divina Commedia (andando oltre il testo scolastico)







750 anni fa nasceva a Firenze quello che viene universalmente considerato come il padre della lingua italiana: Dante Alighieri.

Per festeggiarlo ecco allora un post dedicato alla sua opera più famosa: La Divina Commedia. Sì, lo so, il fatto che la si studi a scuola l’ha resa il testo più odiato da generazioni di studenti.

 Per questo motivo proviamo allora a rendergli giustizia e leggerlo, per una volta, per quello che veramente è: la storia di un "viaggio"


Un viaggio verso dove? E perchè?

venerdì 27 novembre 2015

I Domenica di Avvento 29 Novembre 2015





<<Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza>>.


(Letture bibliche: Ger 33, 14-16; Sal 24; 1Ts 3,12-4,2; Lc 21,25-28.34-36 )


E’ giunto il tempo di Avvento. Tempo di attesa e tempo di sobrietà.
(non per niente il colore liturgico è il viola)

Ma “attesa” di chi? E “sobrietà” per quale motivo?

Attesa di un qualcosa di grande che è la venuta di Cristo.

Come abbiamo già detto, non stiamo parlando della fine delle cose, ma di un cambiamento radicale di ciò che conosciamo e del modo in cui affrontiamo la vita.

Il Figlio dell’Uomo verrà (ed è già venuto a sconvolgerci la vita ed ancora lo farà), ma con che atteggiamento dobbiamo attenderlo?

E’ Lui stesso che ce lo dice 

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita


Ma di che parla?

martedì 24 novembre 2015

This war of mine ovvero "In guerra non tutti sono soldati"







"In guerra, non tutti sono soldati"

Questa semplice, lampante verità è la base del concept di questo videogame indie che si potrebbe tranquillamente classificare come un survival gestionale a due dimensioni.

Solo che non saremo il soldato armato di tutto punto o il generale che deve decidere dove dislocare le truppe e quando attaccare, ma un civile braccato in una città sotto assedio, in una casa fatiscente, insieme ad altri disperati ciascuno con caratteristiche precise e bisogni (fisici e psichici) da soddisfare.

Quindi per prima cosa dovrai recuperare i materiali, riutilizzarli per creare le strutture che ti servono per sopravvivere (letto, cucina, banco da lavoro), affidare a ciascuno un compito e poi, la notte, mandare uno fuori a cercare altri materiali e provviste.

Solo che lo zaino non è la borsa di Mary Poppins e quindi dovrai decidere DOVE andare e COSA prendere ed ecco che bisognerà stabilire delle priorità.

Ogni azione dovrà essere ponderata nei minimi dettagli perchè ogni errore verrà pagato a caro prezzo..sopratutto dal punto di vista emotivo.

sabato 21 novembre 2015

Chiamati, come Maria, al disegno d'Amore che Dio ha per noi (riunione 21 Novembre 2015)



chiamati, come maria, al disegno d’amore 
che dio ha per noi


Annunciazione del Signore (25 marzo)


Passi:         Is 7,10-14              Salmo 39
Eb 10,4-10            Lc 1,26-38

Giaculatoria:

“Eccomi, Signore, si compia in me la tua Parola”
“Gioisci, figlia di Sion, il Signore è con te” (Sof  3,14)


Come spunto per la meditazione di questa tappa dello schema mariano leggiamo attentamente la prima giaculatoria, tratta dal Vangelo di Luca, e cerchiamo, insieme, di afferrare bene il senso delle parole che l’Evangelista usa. Che cosa sta dicendo, in pratica, Maria all’Angelo?


ECCOMI, SIGNORE… :
Maria riconosce nell’Angelo la voce del suo Dio e la sua prima parola è “Eccomi!”, cioè “Sono qui!”, “Presente!”.
Con queste parole Maria esprime il suo desiderio di farsi trovare da Dio, farsi vedere da Dio nella verità, e riscatta Adamo che si nascose dopo aver mangiato il frutto proibito.
…SI COMPIA IN ME… :
La parola “compiere” vuol dire “riempire” fino in fondo, come quando, davanti al nostro cibo preferito, ci riempiamo il piatto fino all’orlo.
Con queste parole Maria esprime il suo desiderio di far entrare Dio in ogni fibra del suo essere.


venerdì 20 novembre 2015

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 22 Novembre 2015







<<Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!>>.

(Letture bibliche: Dn 7, 13-14; Sal 92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37)


 La regalità di Gesù non ha nulla a che vedere con le forme di regalità che conosce Pilato. 

Gesù, però, non smette di "essere re" veramente e in senso proprio ed è lo stesso Pilato che lo rende esplicito nel racconto di Giovanni. Ancora una volta, Gesù riserva agli uomini la responsabilità di riconoscerlo come Signore e salvatore della vita di coloro che lo incontrano. 

Ma che tipo di re è Gesù? 

martedì 17 novembre 2015

"Stand by me" ovvero "crescere è un viaggio che si fa insieme"





•Regia: Rob Reiner
•Attori: Will Wheaton; River Phoenix; Corey Feldman; Jerry O'Connel
•Anno: 1986
•Genere: drammatico-    avventura (per tutti)
•Musiche: Jack Nitzsche
•Colonna sonora principale: Stand by me Ben E. King

"Stand by me-ricordo di un'estate" è un film tratto da " Il corpo" (The body) uno dei libri di Stephen King. 

Creativo e divertente il  lungometraggio narra l'avventura di 4 amici dodicenni che vivono
nella cittadina di Castel Rock nell'Oregon con passioni, gusti e caratteri diversi che vanno alla ricerca di un cadavere di un ragazzo fuori cittá per riscattarsi come eroi.

Durante l'avventura i quattro amici maturano e fanno esperienza di ció che affrontano.

Il film mi ha colpito molto: mi sono piaciute le vite mondane dei protagonisti e i loro dialoghi apparentemente inutili nel film ma molto pieni di informazioni che formano il personaggio, e sono proprio questi discorsi "inutili" che ti rendono partecipe delle loro vite.

sabato 14 novembre 2015

Chiamati ad amare nella vita interiore (riunione 14 Novembre 2015)


CHIAMATI AD AMARE
NELLA VITA INTERIORE

La vita di Gesù a Nazaret

Passi: Lc 2,39-52

Giaculatoria: “Beato chi abita la tua casa, Signore”

Nel quarto giorno dello schema mariano liturgico - che ci presenta “Maria, fidanzata e sposa di Giuseppe” - vi è una parte dedicata anche a Gesù, bambino, giovane e, infine, adulto, che cresce nella casa dei suoi genitori a Nazareth.
Perché fare una scelta del genere? Vediamolo insieme.

Gesù è figlio: come fa qualsiasi bambino, Gesù osserva i suoi genitori, scopre il rapporto che li lega e ne stabilisce con loro uno analogo basato sul servizio (ci immaginiamo Gesù che collabora la madre in casa e che sostiene il padre e ne apprende il mestiere) e sull’amore spirituale.

Ecco perché l’Evangelista scrive “stava loro sottomesso”: la sottomissione non è schiavitù, non è prigionia, ma è l’amore vissuto attraverso il servizio. È l’amore universale, di chi compie sempre il primo passo verso l’altro, di chi ama così tanto i propri cari da donarsi quanto più può senza aspettarsi nulla in cambio.

Poi aggiunge: “e Gesù cresceva in sapienza, età e grazia”:

venerdì 13 novembre 2015

XXXIII Domenica del Tempo ordinario 15 novembre 2015




Cristo Pantocratore
 - Monastero di Santa  Caterina sul Monte Sinai-


<<Vegliate e state pronti perché non sapete in quale giorno verrà il Signore>>.

(Letture bibliche: Dn 12, 1-3; Sal 15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32)


Questa pagina del Vangelo di Marco ci offre una visione degli eventi futuri: essi stanno a significare la fine del mondo e delle realtà terrene così come noi oggi le conosciamo, un capovolgimento. 

Vogliamo sapere, essere pronti, come i discepoli curiosi: 


<<Dicci, "quando" avverranno queste cose e "quale" sarà il segno...>>;

-....facciamo i furbi

Non prestiamo attenzione alle parole di Gesù che ci consolano: il Figlio dell'Uomo, Cristo stesso, si farà presente in questi giorni cupi per salvarci. Perché preoccuparci del come e del quando se siamo suoi eletti?
Ma chi può considerarsi eletto dal Signore? 

Chi ascolta e pratica la sua Parola, quella che non passa, 

Chi avrà condotto a Lui molti altri.

Chi avrà operato con saggezza, chi avrà fatto del Signore il primato della sua vita. 


martedì 10 novembre 2015

"L'amico ritrovato" ovvero l'importanza dell'amicizia.



IL LIBRO
 L’amico ritrovato è la storia della breve e intensa amicizia fra due ragazzi di sedici anni, compagni di scuola. Uno appartiene ad una grande famiglia dell’aristocrazia tedesca, dalle tradizioni prestigiose; l’altro ad una famiglia ebraica della buona borghesia.

CONTESTO STORICO
Ci troviamo a Stoccarda, nella città natale di Uhlman, autore del romanzo. Tutta la vicenda si svolge nel 1932 (nel gennaio del 1933 Hitler riceve l’incarico di formare il nuovo governo). Si diffondono leggi razziali contro gli ebrei di cui anche i professori parlano a scuola. Questa situazione così difficile li metterà duramente alla prova. La loro amicizia sarà più forte? Forse sì, o forse…

venerdì 6 novembre 2015

XXXII Domenica del Tempo Ordinario 08 Novembre 2015




32° Domenica del T.O. - 8 Novembre 2015

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli»

(Letture bibliche: 1Re 17, 10-16; Sal 145; Eb 9, 24-28; Mc 12, 38-44)

La liturgia della Parola di questa domenica ci mette in guardia da un cristianesimo troppo appariscente, che cerca i primi posti per darsi a vedere 

(guardate che bravo cristiano sono: vado a messa tutte le domeniche, lascio sempre qualche moneta nel cestino delle offerte, posso fare la comunione perché sono migliore di quelli che vengono solo a scaldare la sedia, ecc.)

La liturgia ci invita a guardare a coloro i quali risultano “anonimi” nelle nostre assemblee, i “poveri in spirito” delle beatitudini, che insegnano ad offrire (come dono gratuito) tutto se stessi perché non hanno nulla da dare se non la loro presenza agli occhi di Dio, che sorride guardandoli.

È felice colui che nel dono di sé scopre la ricchezza più vera nella sua povertà: il «molto» dei molti ricchi diventa il superfluo; il «poco» dell’unica povera diventa l’essenziale, la vita stessa. 

martedì 3 novembre 2015

Cattonerd.it....ovvero "puoi mettere sempre Dio in mezzo"



Molto spesso ce lo sentiamo dire e, ammettiamolo, ce lo diciamo anche noi ogni tanto: 

Ma cosa c’entra Dio (Gesù, Maria, i Santi, la Chiesa…etc.etc), con la vita di tutti i giorni?

Fino a che si parla dei “massimi sistemi”: vita, morte, amore, desiderio…ancora ancora ce la caviamo (poi se le nostre parole siano veramente incarnate in quelle realtà è un’altra storia)

Più difficile ci viene quando si tratta di cose meno “serie”.
Eppure la sfida è proprio questa: cosa c’entra Dio con la mia ordinarietà? Mettiamola così: 
"cosa c’entra Dio con il modo con cui mi svago?

sabato 31 ottobre 2015

Chiamati all'Amore (Riunione 31 ottobre 2015)

CHIAMATI ALL’AMORE

S.Maria di Nazaret, fidanzata e sposa di Giuseppe

Passi:
Lc 2,22-24
Lc 2,33-35
Lc 2,41-52
Mt 2,13-15

Giaculatoria: Beato chi abita la tua casa, Signore

Oggi prenderemo in esame due personaggi: Maria e Giuseppe
Non sappiamo nulla del loro incontro. Il primo dato certo che i Vangeli ci offrono è il suo fidanzamento con Giuseppe: “L’angelo Gabriele fu mandato da Dio ad una vergine promessa sposa di un uomo chiamato Giuseppe” (Lc 1,26).

Dunque, Maria e Giuseppe sono due fidanzati normali, in attesa di sposarsi.
 Ma cosa è il fidanzamento?

venerdì 30 ottobre 2015

Solennità di Tutti i Santi





Solennità di Tutti i Santi - 1 Novembre 2015

<<Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro>>
(Letture bibliche: Ap 7, 2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12)

 <<La testa in cielo e i piedi per terra>>, potrebbe essere questo lo slogan per la solennità di tutti i Santi che ci invita a puntare lo sguardo in alto.

 Il monte, luogo privilegiato dell'incontro con Dio, ci mostra la logica disarmante del Vangelo  che chiama "beati" coloro i quali sono ritenuti dei "perdenti".

Le etichette umane inchiodano, non ammettono riscatto e possono portare alla "morte"; al contrario, le parole di Gesù inaugurano un linguaggio di benedizione, litanie di felicità che liberano dai giudizi e dalle precomprensioni che il mondo ci spara addosso.

Le beatitudini sono al futuro, attendono un compimento, e questo ci conferma che lo spazio d'azione per farci santi è il mondo stesso che ci perseguita.

martedì 27 ottobre 2015

Con-dividere per crescere

Iniziamo oggi nuova rubrica settimanale.  
L’abbiamo intitolata “con-divisioni” perché è questo l’intento con cui verrà pubblicata: condividere un libro, una canzone, un film, un fumetto, un sito internet che (in qualche modo) ci ha fatto nascere domande, riflessioni, dubbi, propositi.
In una parola: CI HA FATTO CRESCERE.

Bene, fatta questa doverosa premessa, iniziamo con un libro


              I MISERABILI di Victor Hugo



Siamo a Digne, nel sud della Francia, nel 1815.
Un uomo senza futuro, con un passato che lo ha segnato, cerca rifugio per la notte. Nessuno lo aiuta. Alla fine un vecchietto lo accoglie, lo invita a condividere il poco che ha sulla tavola, la quale viene illuminata da candelabri d’argento (come è giusto che si faccia quando c’è un ospite) e gli dà un letto.

Quest’uomo però si alza nel cuore della notte, ruba l’argenteria che poco prima avevano usato per il pasto…e scappa.  

La mattina dopo quest’uomo è di nuovo a casa del vecchietto…accompagnato da due guardie solo che il vecchietto  in questione é, nientepopodimenoche, il vescovo!

sabato 24 ottobre 2015

Chiamati alla gioia di donarsi come Maria (Riunione 24 Ottobre 2015)

CHIAMATI ALLA GIOIA DI DONARSI
COME MARIA



Presentazione di Maria bambina al Tempio (21 novembre)

Passi (dalla Liturgia della Festa): 

Lc 2, 14-17
Salmo 44
Mc 3, 31-34

Giaculatoria:  

Con Maria starò nella gioia alla presenza del Signore
oppure
Ave Maria, il Signore è con te

La cosa che per prima stimola la meditazione è la giaculatoria. Com’è che Maria sta “nella gioia alla presenza del Signore”?
Apparentemente, la presentazione al tempio è un sacrificio, un’offerta, una rinuncia.
Vediamo cosa dice in proposito lo Schema mariano liturgico:

Origine e significato della festa. La Presentazione al Tempio di Maria bambina (3 anni d’età) è una festa della Chiesa Orientale che la celebra sin dal VI sec e  che fu poi accettata dalla Chiesa di Roma nel sec XIV. E’ stata iniziativa dei genitori presentarla al tempio poiché, nell’ambiente ebraico, si presentavano solo i primogeniti. Sin dalla primissima età, Maria si è data tutta a Dio e dedi­cata al suo servizio. Concepita in grazia e quindi esente dal peccato, Maria è aperta a Dio, disponibile alla sua volontà; la sua purezza la rende capace di aderire a tutto ciò che a Lui piace e quindi Maria attua il dono di sé che sor­passa quello di qualsiasi creatura ed è superato solo da Cristo. Il significato della festa è donarsi a Dio, essere in Dio, allearsi con Lui.

Noi come lo sappiamo?

venerdì 23 ottobre 2015

XXX Domenica del Tempo Ordinario 25 ottobre 2015




 30° Domenica del Tempo. - 25 Ottobre 2015
<<Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita
 per mezzo del Vangelo>>.

(Letture bibliche: Ger 31, 7 - 9; Sal 125; Eb 5, 1 - 6; Mc 10, 46 - 52)

Con Bartimeo, questa domenica, ci incamminiamo sanati e con lo sguardo più limpido verso Gerusalemme, luogo in cui sarà "visibile" a tutti la Gloria di Dio e la realizzazione delle promesse per chiunque crede in Gesù Cristo, l'inviato dal Padre. 
Bartimeo non aveva mai "visto" quel tale Gesù di cui tanto ha sentito parlare per le strade della sua città, eppure ha fede nell'incontro con Lui che può ridargli la vista e insieme una "rinnovata" posizione nella società, che lo aveva messo ai margini a causa della sua "malattia".

Ci stupisce che sia Gesù stesso che domanda al cieco: <<Cosa vuoi che io faccia per te?>>. 

sabato 17 ottobre 2015

Maria: la creatura diventa dimora prescelta del Creatore (Riunione 17 ottobre 2015)

Natività di Maria (8 settembre)
Passi: (dalla Liturgia della Festa)
Mi 5,2-5
Rom 8,28-30
Salmo 86
Mt 1,1-16; 18-23

Giaculatoria:
Ave Maria, piena di grazia.
Il Signore ha posto in te, o Maria, le sorgenti della vita.

Nella riunione di oggi rifletteremo sulla nascita di Maria, figlia di San Gioacchino e Sant’Anna. Questo tema rappresenta la manifestazione del mistero della Madonna che è, nello stesso tempo, vergine, madre e sposa. Dio l´ha colmata di doni perché fosse strumento della nostra salvezza. In lei, infatti, inizia a realizzarsi il progetto di Dio che porterà alla nascita di Gesù.

Maria nasce e cresce per essere la madre di Gesù. Dio la sceglie tra tutte le donne ma è fondamentale il “sì” che la Madonna pronuncerà al momento dell´Annunciazione, frutto della sua libera scelta. Proprio grazie a quel “sì”, Dio è con noi (Emmanuele). Maria da creatura, tenendo in grembo Gesù, diventa, così, dimora del Creatore.

venerdì 16 ottobre 2015

Chiamati all'amore del Padre come Maria (Riunione 10 ottobre 2015)

Immacolata Concezione (8 Dicembre)

Passi (dalla Liturgia della Festa):

Gen 3,9-15,20
Salmo 97,1-4
Ef 1,3-6,11-12
Lc 1,26-38

Giaculatoria:

Ave Maria Purissima
Abbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del tuo amore

giovedì 15 ottobre 2015

"Ho sete", Gesù ci chiama! (Riunione 26 settembre 2015)

Cari giovani,

oggi non è solo l’inizio di un nuovo anno sociale: ormai siamo abituati a rinchiudere la nostra vita in tanti momenti che hanno un inizio e una fine, e che rischiano di trovarsi imprigionati non solo nel tempo, ma anche nello spazio: la mattina a scuola, il pomeriggio i compiti a casa, il fine settimana di svago, la riunione il sabato pomeriggio ai Martiri Inglesi, l’esperienza comunitaria in estate ecc.

Oggi, invece, è un’occasione per vivere un tempo privilegiato, un tempo legato sì ai vincoli cronologici, ma che noi scegliamo di vivere come un tempo di eternità: il kairòs, un tempo di grazia, il tempo di Dio.

XXIX Domenica del Tempo Ordinario 18 ottobre 2015

«Il Figlio dell'Uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti»

(Letture bibliche: Is 53, 2.3. 10-11; Sal 32; Eb 4, 14 - 16; Mc 10, 35 - 45)

La liturgia della Parola pone in netto contrasto la logica del mondo e la logica di Dio, tra le quali è coinvolta la nostra libera adesione all'una o all'altra. Gesù stesso, "l'uomo dei dolori" presentato dal profeta Isaia, il quale è disprezzato da tutti e da ciascuno, ci insegna (attraverso il dialogo con i suoi discepoli) che il cristiano autentico è colui che trova onore e gloria per la sua vita quando si apre alla possibilità del dono di sé nel servizio e nell'aiuto a chi è più "piccolo" di lui. I discepoli (seguendo la logica del mondo) credevano che la possibilità della salvezza risiedeva tutta nello stare accanto al Figlio di Dio quando sarebbe tornato nel suo Regno (senza alcuna fatica, insomma...). Gesù ricorda ai suoi discepoli che per arrivare alla gloria è necessaria la via della croce, che porta al disprezzo da parte degli uomini e all'umiliazione di sé agli occhi del mondo. L'esempio da seguire è quello del Figlio dell'Uomo (il "grande sommo sacerdote" della lettera agli Ebrei) che è venuto "per servire e per dare la vita in favore di molti". Essendo simili a Lui, in quanto creati a sua immagine, sappiamo che la via della croce è percorribile (non senza sacrificio e rinuncia) e che, sola, porta alla salvezza: nostra e di coloro ai quali ci doneremo per accompagnarli lungo il cammino della vita. INSIEME E' PIU' BELLO!!!