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martedì 10 novembre 2015

"L'amico ritrovato" ovvero l'importanza dell'amicizia.



IL LIBRO
 L’amico ritrovato è la storia della breve e intensa amicizia fra due ragazzi di sedici anni, compagni di scuola. Uno appartiene ad una grande famiglia dell’aristocrazia tedesca, dalle tradizioni prestigiose; l’altro ad una famiglia ebraica della buona borghesia.

CONTESTO STORICO
Ci troviamo a Stoccarda, nella città natale di Uhlman, autore del romanzo. Tutta la vicenda si svolge nel 1932 (nel gennaio del 1933 Hitler riceve l’incarico di formare il nuovo governo). Si diffondono leggi razziali contro gli ebrei di cui anche i professori parlano a scuola. Questa situazione così difficile li metterà duramente alla prova. La loro amicizia sarà più forte? Forse sì, o forse…


DA LEGGERE

L’autore del romanzo era una avvocato e pittore, non uno scrittore di professione. Ma questo non rende meno gradevole il racconto. 

Diminuisce, piuttosto, la distanza fra lettore e scrittore; è come se uno di noi avesse scritto la storia di una amicizia scolpita nel cuore.
Il romanzo è molto breve a tal punto che da alcuni è stato definito come una “novella”.

Affascinante la nascita e lo sviluppo di questa amicizia, di cui il protagonista ricorda persino il giorno in cui ha avuto inizio

“Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più”

(cfr. Gv 1,35-42: il giorno in cui l’evangelista  incontra Gesù)

I due parlano di tutto, dagli argomenti più leggeri e spensierati a tematiche impegnative come l’esistenza di Dio o il significato della morte.

Uhlman ci spinge a riflettere su quanto effettivamente ci influenzi ciò che ci circonda: contesto scolastico, famiglia, realtà politica e sociale in cui siamo inseriti. 

Tutti questi fattori umani possono provocarci ferite, anche molto profonde, ma quando l’amore è vero, pulito e slegato da ogni convenienza, per quanto possa deluderci e per quanto ci sforziamo di non ammetterlo,  rimarrà per sempre nel nostro cuore.

In poche pagine l’autore riesce a farci provare un turbinio di emozioni contrastanti che non si scioglierà prima dell’ultima riga.


“Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato”


P.S. Oggi il post è curato da Carminia

1 commento:

  1. Io penso che l'amicizia sia importante! Avere amici su cui contare sempre! L'amicizia è amore, cioè è volersi bene! A volte ci sono persone che vanno e vengono, ma altre resteranno con noi per tutta la vita, che al momento del bisogno ti danno conforto, che al momento del bisogno ti abbracciano per non farti sentire solo! Io credo nell'amicizia, fin dall'inizio ci ho sempre creduto, si prova una sensazione unica, bella.. viva! IO AMO L'AMICIZIA! Non ci sono delle regole, l'amicizia nasce e basta! Volevo condividere con voi questo mio pensiero per dirvi che Voi siete miei amici e vi voglio bene tanto tanto!!❤

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