Categorie

venerdì 20 novembre 2015

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 22 Novembre 2015







<<Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!>>.

(Letture bibliche: Dn 7, 13-14; Sal 92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37)


 La regalità di Gesù non ha nulla a che vedere con le forme di regalità che conosce Pilato. 

Gesù, però, non smette di "essere re" veramente e in senso proprio ed è lo stesso Pilato che lo rende esplicito nel racconto di Giovanni. Ancora una volta, Gesù riserva agli uomini la responsabilità di riconoscerlo come Signore e salvatore della vita di coloro che lo incontrano. 

Ma che tipo di re è Gesù? 


Capovolgendo le nostre idee convenzionali sul modo di regnare dei sovrani della terra, apprendiamo che la regalità di Gesù si esprime, non nel fare sudditi, che stiano sotto il suo comando, bensì nel creare un popolo libero da qualsiasi tipo di schiavitù, un popolo che ricerchi la verità, che viene da Lui.

Lui è il primo testimone della verità. Allora noi "siamo dalla verità" quando ascoltiamo la sua voce e non quella di coloro i quali vogliono ingabbiarci nelle strutture del mondo. 

Siamo veri quando siamo liberi, dagli altri e da noi stessi, come è stato Gesù nella sua vita, per la sua vita. Siamo un popolo liberato quando viviamo nella verità che il Signore ci ha donato come compito. Allora sì, siate liberi, siate veri, siate vivi!!! 

Così vuole il Re.


Durante le ore convulse degli attentati a Parigi un ragazzo commentava su Twitter: “Vorrei avere una fede incrollabile…oppure non averne affatto” 

Se ci pensiamo è una frase che potrebbe benissimo essere riferita al Vangelo di oggi. 

Alla fine dell'anno liturgico, la Chiesa ci invita a contemplare quest'uomo prigioniero, legato, malmenato e ci dice che quest'uomo, Gesù di Nazareth, è il Re dell'Universo.

L'evangelista Giovanni ce lo mostra nel pretorio che dialoga con Pilato.

Due visioni di "regalità" a confronto. Sta a noi scegliere quale Regno e quale Re servire.

Lo dici da Te o te lo hanno detto?”

E’ una domanda strana: è come se Gesù volesse capire chi ha di fronte. E’ una persona che ha un suo pensiero critico oppure ripete quello che ALTRI dicono? 

Il vero Re è quello che INNANZITUTTO non tralascia la RAGIONE. Non chiede obbedienza cieca. Non ha bisogno di burattini senza cuore e senza cervello.

“Il mio regno non è di questo mondo” 

Paradossalmente Gesù fa un discorso che Pilato può capire. 
Lui, come rappresentante del mondo romano, sa che il potere è del più forte,
del più violento, del più crudele, del più armato.

Il Regno di Gesù non si basa sui rapporti di forza..dove chi comanda è quello che ha maggiori possibilità di fartela pagare se disubbidisci. 

Riflettiamo un attimo: non è forse questo che ci rende pienamente UMANI?
Creare e vivere dei rapporti che non seguano la "legge della giungla"?

"Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce."

Quella di Gesù è una frase potente, ma di che parla? 

Ritornano alla mente le parole pronunciate poco prima di essere catturato: "Io sono la Via, la Verità e la Vita"

Gesù sta parlando di sè. Di lui che è se stesso fino in fondo, libero perché vero.

Vogliamo conoscere la Verità? Guardiamo a Gesù, guardiamo la sua vita, cosa fa, cosa dice, a chi lo dice e perchè. 

E vedremo che, prima di ogni altra cosa, Gesù è vissuto servendo gli altri: ascoltandoli, guarendoli, dando loro uno sguardo di misericordia.

Sì, lui è veramente il Signore dell'Universo. Adesso sta a noi scegliere chi servire.

Chiediamo, con le parole di Sant'Ignazio, di conoscerLo di più per più amarLo e più 
servirLO.






Nessun commento:

Posta un commento