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martedì 27 ottobre 2015

Con-dividere per crescere

Iniziamo oggi nuova rubrica settimanale.  
L’abbiamo intitolata “con-divisioni” perché è questo l’intento con cui verrà pubblicata: condividere un libro, una canzone, un film, un fumetto, un sito internet che (in qualche modo) ci ha fatto nascere domande, riflessioni, dubbi, propositi.
In una parola: CI HA FATTO CRESCERE.

Bene, fatta questa doverosa premessa, iniziamo con un libro


              I MISERABILI di Victor Hugo



Siamo a Digne, nel sud della Francia, nel 1815.
Un uomo senza futuro, con un passato che lo ha segnato, cerca rifugio per la notte. Nessuno lo aiuta. Alla fine un vecchietto lo accoglie, lo invita a condividere il poco che ha sulla tavola, la quale viene illuminata da candelabri d’argento (come è giusto che si faccia quando c’è un ospite) e gli dà un letto.

Quest’uomo però si alza nel cuore della notte, ruba l’argenteria che poco prima avevano usato per il pasto…e scappa.  

La mattina dopo quest’uomo è di nuovo a casa del vecchietto…accompagnato da due guardie solo che il vecchietto  in questione é, nientepopodimenoche, il vescovo!


Jean Valjean (così si chiama quell’uomo), sa quello che lo aspetta. Tornare in galera (lui che si è fatto 19 anni per aver rubato un pezzo di pane) ma...il vescovo lo salva dicendo che quella che è la refurtiva in realtà è un regalo. E, non contento, aggiunge pure i due candelabri d’argento!

Lasciato libero Valjean è di fronte ad una scelta fondamentale: continuare a vivere secondo la logica che ha sempre conosciuto (quella dell’odio e del rancore) oppure seguire l’esempio di chi gli ha dato fiducia…
Tutto quello che succederà in seguito non sarà altro che la conseguenza di questo incontro e di questa scelta.

PERCHE’ LEGGERLO?


1)      PERCHE’ TI METTE ALLA PROVA

Victor Hugo non ha paura di stimolare il lettore nei suoi ragionamenti. Quindi usa molte parole 
(e pagine) per descrivere i sentimenti e gli stati d’animo dei personaggi. Questo, da un lato ti immedesima, ma dall’altro (specie se non sei abituato a lunghe letture) può essere stancante. Il problema si risolve prendendolo a piccole dosi.


2)      PERCHE’ CI SONO PERSONAGGI DI CUI VI INNAMORETE

Oltre a Jean Valjen e a Monsignor Bienvenu Myriel (è questo il nome del vescovo) ne troverete decine: da Fantine a Marius, da Cosette ai Thenardier…oltre che al “cattivo” di turno ovvero l’ispettore Javert. Il quale forse tanto cattivo non è….semplicemente …ha un’altra logica.

Quale sia …lo lascio scoprire a voi…se vorrete farlo.

3)      PERCHE’ C’E’ DENTRO TUTTO

Amore, morte, odio, giustizia, libertà, amicizia...  Nel libro troverete questo e tanto altro ancora. 
In definitiva rapporto con Dio, rapporto con gli altri, rapporto con se stessi.

4)      PERCHE’ E’ UN LIBRO DI STORIA SOTTO FORMA DI ROMANZO

La vicenda si svolge nell’arco di 20 anni con frequenti flash back (talvolta talmente lunghi che vi chiederete dove voglia andare a parare l’autore…). 20 anni di storia francese che Hugo racconta con dovizia di particolari. Basta avere una buona edizione con le note (p.es. quella Einaudi) per evitare di affogarci dentro!

Per finire non potevo non mettere un riferimento al musical di Schönberg (musiche) e Alain Boublil del 1980 poi trasposto nel 2012 al cinema.
Ovviamente non c’è tutto il romanzo, ma i punti principali della trama sono rispettati, nonché il fulcro morale della vicenda…






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