Iniziamo oggi
nuova rubrica settimanale.
L’abbiamo
intitolata “con-divisioni” perché è
questo l’intento con cui verrà pubblicata: condividere
un libro, una canzone, un film, un fumetto, un sito internet che (in qualche modo) ci ha
fatto nascere domande, riflessioni, dubbi, propositi.
In una parola: CI
HA FATTO CRESCERE.
I MISERABILI di Victor Hugo
Siamo a Digne, nel sud della Francia, nel 1815.
Un uomo senza
futuro, con un passato che lo ha segnato, cerca rifugio per la notte. Nessuno
lo aiuta. Alla fine un vecchietto lo accoglie, lo invita a condividere il poco
che ha sulla tavola, la quale viene illuminata da candelabri d’argento (come è
giusto che si faccia quando c’è un ospite) e gli dà un letto.
Quest’uomo però si
alza nel cuore della notte, ruba l’argenteria che poco prima avevano usato per il
pasto…e scappa.
La mattina dopo
quest’uomo è di nuovo a casa del vecchietto…accompagnato da due guardie solo
che il vecchietto in questione é, nientepopodimenoche, il vescovo!
Jean Valjean (così si chiama quell’uomo), sa quello che
lo aspetta. Tornare in galera (lui che si è fatto 19 anni per aver rubato un
pezzo di pane) ma...il vescovo lo salva dicendo che quella che è la refurtiva
in realtà è un regalo. E, non contento, aggiunge pure i due candelabri d’argento!
Lasciato libero
Valjean è di fronte ad una scelta fondamentale: continuare a vivere secondo la
logica che ha sempre conosciuto (quella dell’odio e del rancore) oppure seguire
l’esempio di chi gli ha dato fiducia…
Tutto quello che succederà in seguito non sarà altro che la
conseguenza di questo incontro e di questa scelta.
PERCHE’ LEGGERLO?
1) PERCHE’
TI METTE ALLA PROVA
Victor
Hugo non ha paura di stimolare il lettore nei suoi ragionamenti. Quindi usa
molte parole
(e pagine) per descrivere i sentimenti e gli stati d’animo dei
personaggi. Questo, da un lato ti immedesima, ma dall’altro (specie se
non sei abituato a lunghe letture) può essere stancante. Il problema si risolve
prendendolo a piccole dosi.
2) PERCHE’
CI SONO PERSONAGGI DI CUI VI INNAMORETE
Oltre a
Jean Valjen e a Monsignor Bienvenu Myriel (è questo il nome del vescovo) ne
troverete decine: da Fantine a Marius, da Cosette ai Thenardier…oltre che al “cattivo”
di turno ovvero l’ispettore Javert. Il quale
forse tanto cattivo non è….semplicemente …ha un’altra logica.
Quale sia …lo
lascio scoprire a voi…se vorrete farlo.
3) PERCHE’
C’E’ DENTRO TUTTO
Amore,
morte, odio, giustizia, libertà, amicizia...
Nel libro troverete questo e tanto altro ancora.
In definitiva rapporto
con Dio, rapporto con gli altri, rapporto con se stessi.
4) PERCHE’
E’ UN LIBRO DI STORIA SOTTO FORMA DI ROMANZO
La vicenda
si svolge nell’arco di 20 anni con frequenti flash back (talvolta talmente
lunghi che vi chiederete dove voglia andare a parare l’autore…). 20 anni di
storia francese che Hugo racconta con dovizia di particolari. Basta avere una
buona edizione con le note (p.es. quella Einaudi) per evitare di affogarci dentro!
Per finire non potevo non mettere un riferimento al musical di
Schönberg (musiche) e Alain
Boublil del 1980 poi trasposto nel 2012 al cinema.
Ovviamente non c’è tutto il romanzo, ma i punti principali
della trama sono rispettati, nonché il fulcro morale della vicenda…
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