Categorie

venerdì 30 ottobre 2015

Solennità di Tutti i Santi





Solennità di Tutti i Santi - 1 Novembre 2015

<<Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro>>
(Letture bibliche: Ap 7, 2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12)

 <<La testa in cielo e i piedi per terra>>, potrebbe essere questo lo slogan per la solennità di tutti i Santi che ci invita a puntare lo sguardo in alto.

 Il monte, luogo privilegiato dell'incontro con Dio, ci mostra la logica disarmante del Vangelo  che chiama "beati" coloro i quali sono ritenuti dei "perdenti".

Le etichette umane inchiodano, non ammettono riscatto e possono portare alla "morte"; al contrario, le parole di Gesù inaugurano un linguaggio di benedizione, litanie di felicità che liberano dai giudizi e dalle precomprensioni che il mondo ci spara addosso.

Le beatitudini sono al futuro, attendono un compimento, e questo ci conferma che lo spazio d'azione per farci santi è il mondo stesso che ci perseguita.


La fatica sarà ricompensata, come afferma il veggente dell'Apocalisse:
 <<Questi, che sono vestiti di bianco, sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello>>  (cf. Ap 7, 13-14); SIAMO NOI.

Non solo la Scrittura ci conferma nella nostra scelta di vivere nella gioia dell'incontro con il Signore, ma anche l'esperienza dei Santi che, nel tempo, ci mostrano la possibilità di accedere a quella Grazia infinita che è la Gloria eterna del cielo.

“Devi mostrarti invincibile, collezionare trofei”
Così dice una nota canzone…

Gesù afferma invece che la SANTITA’ è di chi arriva ultimo nella logica del mondo.
Di chi piange, di chi risponde al male con il bene, di chi vive senza giustizia e la cerca come il pane, di chi soffre delle sofferenze degli altri come fossero le sue, di chi è limpido nei pensieri, nelle parole e nelle azioni, di chi porta la pace con le sue opere e di chi è perseguitato a causa della giustizia.

Per la logica del mondo tutto questo è una assurdità.
Per Gesù invece è felice chi sta in comunione con il Padre e segue la SUA logica.

La Santità è questa: l’intima confidenza con Dio Padre,  e ci viene donata gratis con il Battesimo…poi sta a noi tenerla viva e cercarla con tutte le nostre forze, con la fiducia del figlio che sa che non potrà mai essere abbandonato.

Non a caso l’unica beatitudine al presente è la prima: “Beati i poveri in spirito perche di essi è il Regno dei Cieli”.

Chi è povero, chi aspetta la propria salvezza da Dio con la consapevolezza del mendicante, chi ha la fiducia del bambino a cui basta stare accanto al padre per essere felice e non avere paura, ebbene costui è già beato perchè Dio non abbandona chi lo cerca con cuore sincero.

Questa logica Gesù la sposerà fino alla fine, fino alla morte, fino all’estrema povertà.

Vi lascio due riflessioni:

  1)     Come vivo le mie “povertà”.
2)    I miei pensieri, le mie parole, le mie azioni sono rivolte ad accrescere la confidenza con Dio, mia e di chi mi sta intorno?









Nessun commento:

Posta un commento