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venerdì 23 ottobre 2015

XXX Domenica del Tempo Ordinario 25 ottobre 2015




 30° Domenica del Tempo. - 25 Ottobre 2015
<<Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita
 per mezzo del Vangelo>>.

(Letture bibliche: Ger 31, 7 - 9; Sal 125; Eb 5, 1 - 6; Mc 10, 46 - 52)

Con Bartimeo, questa domenica, ci incamminiamo sanati e con lo sguardo più limpido verso Gerusalemme, luogo in cui sarà "visibile" a tutti la Gloria di Dio e la realizzazione delle promesse per chiunque crede in Gesù Cristo, l'inviato dal Padre. 
Bartimeo non aveva mai "visto" quel tale Gesù di cui tanto ha sentito parlare per le strade della sua città, eppure ha fede nell'incontro con Lui che può ridargli la vista e insieme una "rinnovata" posizione nella società, che lo aveva messo ai margini a causa della sua "malattia".

Ci stupisce che sia Gesù stesso che domanda al cieco: <<Cosa vuoi che io faccia per te?>>. 


Ma come, tu che sei il Figlio di Dio, mi chiedi cosa desidero? Non dovresti già saperlo, tu che sei Dio? Pur sapendo ogni cosa, Gesù qui si mette nella posizione di chi ascolta e vuole accogliere i desideri di colui che lo chiama; Gesù entra in una relazione intima e personale con ciascuno di noi e a tutti chiede: <<Cosa vuoi che io faccia per te?>>. Non restiamo delusi. Il cieco torna a vedere e anche noi saremo esauditi: LA NOSTRA FEDE CI HA SALVATI, tanto che con il Salmista possiamo gridare: <<grandi cose ha fatto il Signore per noi>>, 

GRANDI COSE HA FATTO IL SIGNORE PER ME!!!


 La Liturgia di oggi quindi da un lato ci invita a non rimanere ai bordi della strada della vita mendicando attenzione, affetto, approvazione, ma ad avere la fede e il coraggio di Bartimeo che chiede l’essenziale: “riavere la vista”.

La vista innanzitutto per distinguere e comprendere ciò che sta dentro e fuori di noi. E poi per discernere e quindi SCEGLIERE.

La Liturgia di oggi però ci invita anche a dire a chi ci sta intorno: “Coraggio, alzati ti chiama!”

L'ordine di Gesù a chiamare il cieco è traducibile oggi nella nostra continua missione, che è quella di essere "ponte" verso Gesù, verso il Vangelo per tutti coloro che cercano la luce nelle tenebre della loro vita.

Non possiamo mai, per nessun motivo, smorzare le domande di chi, sentendosi isolato e messo ai margini, cerca lo scopo ed il senso della propria vita.
Al contrario dobbiamo fare loro coraggio e indicare la strada.

In pratica dobbiamo esercitare la nostra dignità SACERDOTALE che abbiamo ricevuto in dono con il Battesimo. Dignità che ci permette di intercedere presso Dio e portarGli le gioie e le sofferenze nostre e di tutti coloro che incontriamo.

Esercizio per la settimana

1)    Fare attenzione alle parole di chi ci circonda (magari proprio di quelli che maggiormente “ci rompono le scatole”)

2)    Prendere l’impegno di pregare per i loro bisogni materiali e spirituali.

3)    Chiedere per noi stessi la LUCE per discernere I NOSTRI bisogni e vederli come li vede Dio Padre.
   
 4)    Prendere nota delle “grandi cose” che il Signore ha donato durante la settimana.



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