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martedì 8 marzo 2016

Nausicaa della Valle del Vento



« Una potentissima civiltà industriale, sorta ad est del continente eurasiatico, nel giro di qualche secolo si diffuse in tutto il mondo privando la Terra delle sue ricchezze, inquinando l'aria e plasmando a suo piacimento le varie forme di vita. Questa civiltà mille anni dopo la propria nascita raggiunse il suo apice, a cui seguì un declino improvviso. Nella guerra nota come I sette giorni di fuoco, le città furono incendiate da nuvole di vapore velenoso. La tecnologia complessa e raffinata del passato era ormai completamente perduta. La quasi totalità della superficie terrestre era divenuta sterile e improduttiva. La civiltà industriale non risorse mai più, e gli uomini si adattarono a vivere lunghi anni di crepuscolo. »


La protagonista  della storia è Nausicaa, figlia del re Jhil dell Valle del vento, che vive in una vallata molto piccola con circa 500 abitanti che, nello scenario che ci viene presentato, è un piccolo paradiso.

Infatti gran  parte delle terre del pianeta sono occupate dal cosiddetto Mar Marcio (o Giungla tossica): un ambiente ostile pieno di giganteschi insetti e piante che rilasciano miasmi velenosi che si può attraversare solo con maschere speciali. Questa giungla è in espansione e Nausicaa, nel corso della storia, scoprirà la sua funzione e il segreto che c'è dietro.

La vita tutto sommato scorre tranquilla ma, parafrasando l'incipit di un noto videogioco,"l'uomo non cambia mai" quindi la pace della Valle del Vento e dei suoi abitanti verrà presto sconvolta da una nuova guerra.

In questo scenario Nausicaa sarà costretta a lasciare casa per affrontare al meglio questa situazione e, nel suo viaggio, si addentrerà sempre più nelle profondità del mistero del mondo che conosce e dell'animo umano.




Chiunque conosca anche solo un po’ l’opera del grande maestro Hayao Miyazaki, sa che oggi si parla di un capolavoro dell’animazione.
In realtà esistono un manga e un film che da esso è tratto.

Il manga è uscito, in Giappone, dal 1982 al 1994 mentre il film è datato 1984 quindi riprende il manga solo nei primi capitoli (con ovvie conseguenze sul piano narrativo)
Personalmente ho scoperto prima il film che il manga e, alla lunga, è molto più appagante quest’ultimo dal punto di vista drammaturgico.

Questo prima di tutto a livello di trama. Si vede tutta la complessità di questo universo fatto di piccoli stati e staterelli più meno indipendenti che poi vengono travolti da questa guerra lunghissima ed inutile guerra tra le due “superpotenze” ovvero l’impero teocratico di Dorok e il regno di Tolmeikia.

Guerra ovviamente senza esclusione di colpi, in cui si utilizzano tutti i mezzi possibili senza guardare in faccia niente e nessuno. Alcuni di questi mezzi sono stati causa ed effetto della terribile situazione ambientale che è presente nel mondo immaginato da Miyazaki il quale prese probabilmente spunto dall’episodio della baia di Minamata e dai particolari ecosistemi dell’isola di Sivas o della foresta di Yakushima.

Questo del rapporto dell’uomo con la natura è uno dei temi principali di tutta l’opera di iyazaki e qui è presentato in modo complesso e affascinante anche, se, forse in maniera più evidente qui che in altre opere, è sottolineato l’aspetto pessimista nei confronti del genere umano. Cosa che nel finale, che è aperto e quasi “in bilico”, si vede molto e che, ma sono giudizi personali, mi ha fatto storcere un po’ il naso.

Sono presenti altre caratteristiche tipiche di Miyazaki (il quale curò personalmente le tavole che, infatti hanno una struttura molto “cinematografica”): la passione per il volo e il ruolo delle donne nella società così come la mancanza di una netta contrapposizione tra bene e male in cui tutti i personaggi (anche i “vilain” ) sono in bilico tra altruismo e nichilismo. 

La stessa Nausicaa, che è un personaggio indiscutibilmente positivo e altruista (nonchè capace di stimolare negli altri questi stessi sentimenti) combatte con la sua parte "nichilista" e violenta.

Naturalmente nel film, che ha in se stesso esigenze di trama e tempo, tutto questo è molto più sfumato. Per esempio il personaggio di Kushana (che è il mio preferito) del film fa la parte del cattivo tout cort, nel manga invece assume un ruolo molto più complesso e forse è l’unico personaggio la cui sottotrama è l’unica che ha un finale “positivo” in senso classico.

Quello che però a me colpisce di più di tutto è il contesto.

Pensate al mondo che conosciamo, alle cose che ci appaiono normali; macchina, pc, Internet...ecco ora immaginatevi una guerra nucleare che distrugga TUTTO e alla fine immaginate che, dopo 1000 anni, si parli di questo mondo come noi parliamo del mondo descritto dall'Iliade o dall'Odissea.

Non solo: immaginate che si perda persino la CONOSCENZA DELLE COSE.
Ci si scordi come è fatto un circuito integrato un motore a scoppio...vi sta venendo l'ansia?  Fate bene ad averla perchè così capite che cosa c'è in ballo.

Tutto questo nel film è spiegato molto bene nei titoli di testa in cui, come un arazzo, ci viene spiegato senza parole tutto l'antefatto.

Nel manga, verso il finale, c'è un episodio a mio avviso molto penetrante in questo senso: Nausicaa, nel suo pellegrinaggio alla scoperta delle origini della giungla tossica finisce in una sorta di piccolo paradiso (in realtà è una sorta di altra dimensione) in cui è presente una grande libreria con tutto il sapere andato perduto.

E' una scena molto d'impatto (almeno per me) in cui mi è venuto da pensare: 
in caso di una ecatombe cosa salverei? Voi cosa salvereste? Il vostro libro preferito? Il vostro strumento musicale? Il CD masterizzato con gli ultimi successi del momento? 

Non so...fate voi. 

Quindi un consiglio: recuperate il manga (peraltro edito ora da Granata Press in 7 volumi che sono una goduria pe gli occhi) oppure il film (recentissimamente rimasterizzato in HD)...non sarà tempo sprecato.

Alla prossima!



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