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venerdì 18 marzo 2016

Domenica delle Palme 20 Marzo 2016




<< Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome
>>

(Letture bibliche: Is 50, 4-7; Sal 21; Fil 2, 6-11; Lc 22, 14-23, 56)

Con la Domenica delle Palme la Chiesa dà inizio alla Settimana Santa. Settimana dove il tempo si allarga e si riempie di significato contemplando la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù. L'evento centrale della nostra salvezza, cioè della nostra ritrovata comunione con il Padre, il motivo per cui Dio si è fatto carne.

Da subito la Chiesa ci fa vedere il bivio fondamentale di questi giorni.
Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo ci viene presentato oggi PRIMA accolto da una città festante che lo acclama Re e POI protagonista di quegli eventi chiamati Passione.

Dico "protagonista" perché Gesù non muore perché si trova inconsapevole"in balia degli eventi", ma perchè, se doveva portare su di sé TUTTA la miseria umana, allora TUTTO doveva vivere: la paura, il tradimento, la volenza fisica e morale fino alla morte ed una morte infame.

Le parole profetiche di Isaia ci illuminano:

"Il Signore Dio mi assiste,per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso."

Quella che, per Isaia, era "una parola da dare allo sfiduciato" diventa un corpo che si dona e sanguina, una voce che parla e che salva.




Vi invito a prendervi del tempo, leggere e contemplare la Passione secondo Luca che oggi ci viene proposta (anche in vista della Via Crucis che ci vede, a vario modo, impegnati). A sentirne le parole, a vederne i gesti.

Io vi do solo uno spunto.


"Tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto."


La parola greca che usa Luca (e che viene tradotta con "spettacolo") per definire i "curiosi" è "θεωρία". E' una parola che, nel suo significato originale è rimasta anche in un italiano un po' ricercato come sinonimo di "processione" o "lunga fila"

E' una parola strana: è come se ci mettesse in una posizione semi distante. Troppo lontani per partecipare alla scena, ma abbastanza vicini per avere la percezione chiara di quello che sta succedendo. Nella stessa posizione ci sono i "conoscenti" di Gesù.

Tutti loro sono in questa sorta di "limbo". A metà strada. In bilico. Quando guardiamo alla Passione e Morte di Gesù all'inizio siamo sempre in questa posizione sospesa. E questo perché dobbiamo fare una scelta. Dove vogliamo stare? Dove siamo stati fino ad ora?

Forse siamo stati tra quelli che, nel tentativo di "difendere" Gesù, abbiamo ferito chi ci stava davanti.

magari siamo stati tra quelli che ne piangevano la sorte senza pensare che la nostra situazione di certo non è migliore,

oppure ci siamo ritrovati come il Cireneo presi all'improvviso e sbattuti in mezzo ad una situazione che non ci siamo andati a cercare e costretti a portare croci non nostre.

Infine forse siamo stati come Giuseppe d'Arimatea: di fronte al male che, a prima vista, sembra avere l'ultima parola, abbiamo deciso comunque di dare il massimo anche rischiando di subire conseguenze.

Una cosa è sicura. Non possiamo più rimanere a guardare. Non possiamo uscire da questi giorni di Grazia continuando a vivere la nostra vita da inconsapevoli. Siamo chiamati a contemplare la Passione del Signore ed a chiederne al Padre una piena comprensione nella nostra vita di tutti i giorni.

Siamo chiamati a contemplare questi due abissi che si incontrano: quello della miseria umana e quello dell'Amore di Dio. A riconoscerci pieni del primo e consolati dal secondo.

Dice San Paolo:


"Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio,ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini."


Dio Padre ci conceda la grazia di entrare sempre più profondamente nel mistero del Dio che si fa servo di tutti e prende su di se e toglie le nostre quotidiane morti.

Vi abbraccio..e buona Settimana Santa a tutti.












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