Categorie

venerdì 27 novembre 2015

I Domenica di Avvento 29 Novembre 2015





<<Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza>>.


(Letture bibliche: Ger 33, 14-16; Sal 24; 1Ts 3,12-4,2; Lc 21,25-28.34-36 )


E’ giunto il tempo di Avvento. Tempo di attesa e tempo di sobrietà.
(non per niente il colore liturgico è il viola)

Ma “attesa” di chi? E “sobrietà” per quale motivo?

Attesa di un qualcosa di grande che è la venuta di Cristo.

Come abbiamo già detto, non stiamo parlando della fine delle cose, ma di un cambiamento radicale di ciò che conosciamo e del modo in cui affrontiamo la vita.

Il Figlio dell’Uomo verrà (ed è già venuto a sconvolgerci la vita ed ancora lo farà), ma con che atteggiamento dobbiamo attenderlo?

E’ Lui stesso che ce lo dice 

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita


Ma di che parla?

martedì 24 novembre 2015

This war of mine ovvero "In guerra non tutti sono soldati"







"In guerra, non tutti sono soldati"

Questa semplice, lampante verità è la base del concept di questo videogame indie che si potrebbe tranquillamente classificare come un survival gestionale a due dimensioni.

Solo che non saremo il soldato armato di tutto punto o il generale che deve decidere dove dislocare le truppe e quando attaccare, ma un civile braccato in una città sotto assedio, in una casa fatiscente, insieme ad altri disperati ciascuno con caratteristiche precise e bisogni (fisici e psichici) da soddisfare.

Quindi per prima cosa dovrai recuperare i materiali, riutilizzarli per creare le strutture che ti servono per sopravvivere (letto, cucina, banco da lavoro), affidare a ciascuno un compito e poi, la notte, mandare uno fuori a cercare altri materiali e provviste.

Solo che lo zaino non è la borsa di Mary Poppins e quindi dovrai decidere DOVE andare e COSA prendere ed ecco che bisognerà stabilire delle priorità.

Ogni azione dovrà essere ponderata nei minimi dettagli perchè ogni errore verrà pagato a caro prezzo..sopratutto dal punto di vista emotivo.

sabato 21 novembre 2015

Chiamati, come Maria, al disegno d'Amore che Dio ha per noi (riunione 21 Novembre 2015)



chiamati, come maria, al disegno d’amore 
che dio ha per noi


Annunciazione del Signore (25 marzo)


Passi:         Is 7,10-14              Salmo 39
Eb 10,4-10            Lc 1,26-38

Giaculatoria:

“Eccomi, Signore, si compia in me la tua Parola”
“Gioisci, figlia di Sion, il Signore è con te” (Sof  3,14)


Come spunto per la meditazione di questa tappa dello schema mariano leggiamo attentamente la prima giaculatoria, tratta dal Vangelo di Luca, e cerchiamo, insieme, di afferrare bene il senso delle parole che l’Evangelista usa. Che cosa sta dicendo, in pratica, Maria all’Angelo?


ECCOMI, SIGNORE… :
Maria riconosce nell’Angelo la voce del suo Dio e la sua prima parola è “Eccomi!”, cioè “Sono qui!”, “Presente!”.
Con queste parole Maria esprime il suo desiderio di farsi trovare da Dio, farsi vedere da Dio nella verità, e riscatta Adamo che si nascose dopo aver mangiato il frutto proibito.
…SI COMPIA IN ME… :
La parola “compiere” vuol dire “riempire” fino in fondo, come quando, davanti al nostro cibo preferito, ci riempiamo il piatto fino all’orlo.
Con queste parole Maria esprime il suo desiderio di far entrare Dio in ogni fibra del suo essere.


venerdì 20 novembre 2015

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 22 Novembre 2015







<<Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!>>.

(Letture bibliche: Dn 7, 13-14; Sal 92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37)


 La regalità di Gesù non ha nulla a che vedere con le forme di regalità che conosce Pilato. 

Gesù, però, non smette di "essere re" veramente e in senso proprio ed è lo stesso Pilato che lo rende esplicito nel racconto di Giovanni. Ancora una volta, Gesù riserva agli uomini la responsabilità di riconoscerlo come Signore e salvatore della vita di coloro che lo incontrano. 

Ma che tipo di re è Gesù? 

martedì 17 novembre 2015

"Stand by me" ovvero "crescere è un viaggio che si fa insieme"





•Regia: Rob Reiner
•Attori: Will Wheaton; River Phoenix; Corey Feldman; Jerry O'Connel
•Anno: 1986
•Genere: drammatico-    avventura (per tutti)
•Musiche: Jack Nitzsche
•Colonna sonora principale: Stand by me Ben E. King

"Stand by me-ricordo di un'estate" è un film tratto da " Il corpo" (The body) uno dei libri di Stephen King. 

Creativo e divertente il  lungometraggio narra l'avventura di 4 amici dodicenni che vivono
nella cittadina di Castel Rock nell'Oregon con passioni, gusti e caratteri diversi che vanno alla ricerca di un cadavere di un ragazzo fuori cittá per riscattarsi come eroi.

Durante l'avventura i quattro amici maturano e fanno esperienza di ció che affrontano.

Il film mi ha colpito molto: mi sono piaciute le vite mondane dei protagonisti e i loro dialoghi apparentemente inutili nel film ma molto pieni di informazioni che formano il personaggio, e sono proprio questi discorsi "inutili" che ti rendono partecipe delle loro vite.

sabato 14 novembre 2015

Chiamati ad amare nella vita interiore (riunione 14 Novembre 2015)


CHIAMATI AD AMARE
NELLA VITA INTERIORE

La vita di Gesù a Nazaret

Passi: Lc 2,39-52

Giaculatoria: “Beato chi abita la tua casa, Signore”

Nel quarto giorno dello schema mariano liturgico - che ci presenta “Maria, fidanzata e sposa di Giuseppe” - vi è una parte dedicata anche a Gesù, bambino, giovane e, infine, adulto, che cresce nella casa dei suoi genitori a Nazareth.
Perché fare una scelta del genere? Vediamolo insieme.

Gesù è figlio: come fa qualsiasi bambino, Gesù osserva i suoi genitori, scopre il rapporto che li lega e ne stabilisce con loro uno analogo basato sul servizio (ci immaginiamo Gesù che collabora la madre in casa e che sostiene il padre e ne apprende il mestiere) e sull’amore spirituale.

Ecco perché l’Evangelista scrive “stava loro sottomesso”: la sottomissione non è schiavitù, non è prigionia, ma è l’amore vissuto attraverso il servizio. È l’amore universale, di chi compie sempre il primo passo verso l’altro, di chi ama così tanto i propri cari da donarsi quanto più può senza aspettarsi nulla in cambio.

Poi aggiunge: “e Gesù cresceva in sapienza, età e grazia”:

venerdì 13 novembre 2015

XXXIII Domenica del Tempo ordinario 15 novembre 2015




Cristo Pantocratore
 - Monastero di Santa  Caterina sul Monte Sinai-


<<Vegliate e state pronti perché non sapete in quale giorno verrà il Signore>>.

(Letture bibliche: Dn 12, 1-3; Sal 15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32)


Questa pagina del Vangelo di Marco ci offre una visione degli eventi futuri: essi stanno a significare la fine del mondo e delle realtà terrene così come noi oggi le conosciamo, un capovolgimento. 

Vogliamo sapere, essere pronti, come i discepoli curiosi: 


<<Dicci, "quando" avverranno queste cose e "quale" sarà il segno...>>;

-....facciamo i furbi

Non prestiamo attenzione alle parole di Gesù che ci consolano: il Figlio dell'Uomo, Cristo stesso, si farà presente in questi giorni cupi per salvarci. Perché preoccuparci del come e del quando se siamo suoi eletti?
Ma chi può considerarsi eletto dal Signore? 

Chi ascolta e pratica la sua Parola, quella che non passa, 

Chi avrà condotto a Lui molti altri.

Chi avrà operato con saggezza, chi avrà fatto del Signore il primato della sua vita. 


martedì 10 novembre 2015

"L'amico ritrovato" ovvero l'importanza dell'amicizia.



IL LIBRO
 L’amico ritrovato è la storia della breve e intensa amicizia fra due ragazzi di sedici anni, compagni di scuola. Uno appartiene ad una grande famiglia dell’aristocrazia tedesca, dalle tradizioni prestigiose; l’altro ad una famiglia ebraica della buona borghesia.

CONTESTO STORICO
Ci troviamo a Stoccarda, nella città natale di Uhlman, autore del romanzo. Tutta la vicenda si svolge nel 1932 (nel gennaio del 1933 Hitler riceve l’incarico di formare il nuovo governo). Si diffondono leggi razziali contro gli ebrei di cui anche i professori parlano a scuola. Questa situazione così difficile li metterà duramente alla prova. La loro amicizia sarà più forte? Forse sì, o forse…

venerdì 6 novembre 2015

XXXII Domenica del Tempo Ordinario 08 Novembre 2015




32° Domenica del T.O. - 8 Novembre 2015

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli»

(Letture bibliche: 1Re 17, 10-16; Sal 145; Eb 9, 24-28; Mc 12, 38-44)

La liturgia della Parola di questa domenica ci mette in guardia da un cristianesimo troppo appariscente, che cerca i primi posti per darsi a vedere 

(guardate che bravo cristiano sono: vado a messa tutte le domeniche, lascio sempre qualche moneta nel cestino delle offerte, posso fare la comunione perché sono migliore di quelli che vengono solo a scaldare la sedia, ecc.)

La liturgia ci invita a guardare a coloro i quali risultano “anonimi” nelle nostre assemblee, i “poveri in spirito” delle beatitudini, che insegnano ad offrire (come dono gratuito) tutto se stessi perché non hanno nulla da dare se non la loro presenza agli occhi di Dio, che sorride guardandoli.

È felice colui che nel dono di sé scopre la ricchezza più vera nella sua povertà: il «molto» dei molti ricchi diventa il superfluo; il «poco» dell’unica povera diventa l’essenziale, la vita stessa. 

martedì 3 novembre 2015

Cattonerd.it....ovvero "puoi mettere sempre Dio in mezzo"



Molto spesso ce lo sentiamo dire e, ammettiamolo, ce lo diciamo anche noi ogni tanto: 

Ma cosa c’entra Dio (Gesù, Maria, i Santi, la Chiesa…etc.etc), con la vita di tutti i giorni?

Fino a che si parla dei “massimi sistemi”: vita, morte, amore, desiderio…ancora ancora ce la caviamo (poi se le nostre parole siano veramente incarnate in quelle realtà è un’altra storia)

Più difficile ci viene quando si tratta di cose meno “serie”.
Eppure la sfida è proprio questa: cosa c’entra Dio con la mia ordinarietà? Mettiamola così: 
"cosa c’entra Dio con il modo con cui mi svago?