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sabato 31 ottobre 2015

Chiamati all'Amore (Riunione 31 ottobre 2015)

CHIAMATI ALL’AMORE

S.Maria di Nazaret, fidanzata e sposa di Giuseppe

Passi:
Lc 2,22-24
Lc 2,33-35
Lc 2,41-52
Mt 2,13-15

Giaculatoria: Beato chi abita la tua casa, Signore

Oggi prenderemo in esame due personaggi: Maria e Giuseppe
Non sappiamo nulla del loro incontro. Il primo dato certo che i Vangeli ci offrono è il suo fidanzamento con Giuseppe: “L’angelo Gabriele fu mandato da Dio ad una vergine promessa sposa di un uomo chiamato Giuseppe” (Lc 1,26).

Dunque, Maria e Giuseppe sono due fidanzati normali, in attesa di sposarsi.
 Ma cosa è il fidanzamento?

venerdì 30 ottobre 2015

Solennità di Tutti i Santi





Solennità di Tutti i Santi - 1 Novembre 2015

<<Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro>>
(Letture bibliche: Ap 7, 2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12)

 <<La testa in cielo e i piedi per terra>>, potrebbe essere questo lo slogan per la solennità di tutti i Santi che ci invita a puntare lo sguardo in alto.

 Il monte, luogo privilegiato dell'incontro con Dio, ci mostra la logica disarmante del Vangelo  che chiama "beati" coloro i quali sono ritenuti dei "perdenti".

Le etichette umane inchiodano, non ammettono riscatto e possono portare alla "morte"; al contrario, le parole di Gesù inaugurano un linguaggio di benedizione, litanie di felicità che liberano dai giudizi e dalle precomprensioni che il mondo ci spara addosso.

Le beatitudini sono al futuro, attendono un compimento, e questo ci conferma che lo spazio d'azione per farci santi è il mondo stesso che ci perseguita.

martedì 27 ottobre 2015

Con-dividere per crescere

Iniziamo oggi nuova rubrica settimanale.  
L’abbiamo intitolata “con-divisioni” perché è questo l’intento con cui verrà pubblicata: condividere un libro, una canzone, un film, un fumetto, un sito internet che (in qualche modo) ci ha fatto nascere domande, riflessioni, dubbi, propositi.
In una parola: CI HA FATTO CRESCERE.

Bene, fatta questa doverosa premessa, iniziamo con un libro


              I MISERABILI di Victor Hugo



Siamo a Digne, nel sud della Francia, nel 1815.
Un uomo senza futuro, con un passato che lo ha segnato, cerca rifugio per la notte. Nessuno lo aiuta. Alla fine un vecchietto lo accoglie, lo invita a condividere il poco che ha sulla tavola, la quale viene illuminata da candelabri d’argento (come è giusto che si faccia quando c’è un ospite) e gli dà un letto.

Quest’uomo però si alza nel cuore della notte, ruba l’argenteria che poco prima avevano usato per il pasto…e scappa.  

La mattina dopo quest’uomo è di nuovo a casa del vecchietto…accompagnato da due guardie solo che il vecchietto  in questione é, nientepopodimenoche, il vescovo!

sabato 24 ottobre 2015

Chiamati alla gioia di donarsi come Maria (Riunione 24 Ottobre 2015)

CHIAMATI ALLA GIOIA DI DONARSI
COME MARIA



Presentazione di Maria bambina al Tempio (21 novembre)

Passi (dalla Liturgia della Festa): 

Lc 2, 14-17
Salmo 44
Mc 3, 31-34

Giaculatoria:  

Con Maria starò nella gioia alla presenza del Signore
oppure
Ave Maria, il Signore è con te

La cosa che per prima stimola la meditazione è la giaculatoria. Com’è che Maria sta “nella gioia alla presenza del Signore”?
Apparentemente, la presentazione al tempio è un sacrificio, un’offerta, una rinuncia.
Vediamo cosa dice in proposito lo Schema mariano liturgico:

Origine e significato della festa. La Presentazione al Tempio di Maria bambina (3 anni d’età) è una festa della Chiesa Orientale che la celebra sin dal VI sec e  che fu poi accettata dalla Chiesa di Roma nel sec XIV. E’ stata iniziativa dei genitori presentarla al tempio poiché, nell’ambiente ebraico, si presentavano solo i primogeniti. Sin dalla primissima età, Maria si è data tutta a Dio e dedi­cata al suo servizio. Concepita in grazia e quindi esente dal peccato, Maria è aperta a Dio, disponibile alla sua volontà; la sua purezza la rende capace di aderire a tutto ciò che a Lui piace e quindi Maria attua il dono di sé che sor­passa quello di qualsiasi creatura ed è superato solo da Cristo. Il significato della festa è donarsi a Dio, essere in Dio, allearsi con Lui.

Noi come lo sappiamo?

venerdì 23 ottobre 2015

XXX Domenica del Tempo Ordinario 25 ottobre 2015




 30° Domenica del Tempo. - 25 Ottobre 2015
<<Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita
 per mezzo del Vangelo>>.

(Letture bibliche: Ger 31, 7 - 9; Sal 125; Eb 5, 1 - 6; Mc 10, 46 - 52)

Con Bartimeo, questa domenica, ci incamminiamo sanati e con lo sguardo più limpido verso Gerusalemme, luogo in cui sarà "visibile" a tutti la Gloria di Dio e la realizzazione delle promesse per chiunque crede in Gesù Cristo, l'inviato dal Padre. 
Bartimeo non aveva mai "visto" quel tale Gesù di cui tanto ha sentito parlare per le strade della sua città, eppure ha fede nell'incontro con Lui che può ridargli la vista e insieme una "rinnovata" posizione nella società, che lo aveva messo ai margini a causa della sua "malattia".

Ci stupisce che sia Gesù stesso che domanda al cieco: <<Cosa vuoi che io faccia per te?>>. 

sabato 17 ottobre 2015

Maria: la creatura diventa dimora prescelta del Creatore (Riunione 17 ottobre 2015)

Natività di Maria (8 settembre)
Passi: (dalla Liturgia della Festa)
Mi 5,2-5
Rom 8,28-30
Salmo 86
Mt 1,1-16; 18-23

Giaculatoria:
Ave Maria, piena di grazia.
Il Signore ha posto in te, o Maria, le sorgenti della vita.

Nella riunione di oggi rifletteremo sulla nascita di Maria, figlia di San Gioacchino e Sant’Anna. Questo tema rappresenta la manifestazione del mistero della Madonna che è, nello stesso tempo, vergine, madre e sposa. Dio l´ha colmata di doni perché fosse strumento della nostra salvezza. In lei, infatti, inizia a realizzarsi il progetto di Dio che porterà alla nascita di Gesù.

Maria nasce e cresce per essere la madre di Gesù. Dio la sceglie tra tutte le donne ma è fondamentale il “sì” che la Madonna pronuncerà al momento dell´Annunciazione, frutto della sua libera scelta. Proprio grazie a quel “sì”, Dio è con noi (Emmanuele). Maria da creatura, tenendo in grembo Gesù, diventa, così, dimora del Creatore.

venerdì 16 ottobre 2015

Chiamati all'amore del Padre come Maria (Riunione 10 ottobre 2015)

Immacolata Concezione (8 Dicembre)

Passi (dalla Liturgia della Festa):

Gen 3,9-15,20
Salmo 97,1-4
Ef 1,3-6,11-12
Lc 1,26-38

Giaculatoria:

Ave Maria Purissima
Abbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del tuo amore

giovedì 15 ottobre 2015

"Ho sete", Gesù ci chiama! (Riunione 26 settembre 2015)

Cari giovani,

oggi non è solo l’inizio di un nuovo anno sociale: ormai siamo abituati a rinchiudere la nostra vita in tanti momenti che hanno un inizio e una fine, e che rischiano di trovarsi imprigionati non solo nel tempo, ma anche nello spazio: la mattina a scuola, il pomeriggio i compiti a casa, il fine settimana di svago, la riunione il sabato pomeriggio ai Martiri Inglesi, l’esperienza comunitaria in estate ecc.

Oggi, invece, è un’occasione per vivere un tempo privilegiato, un tempo legato sì ai vincoli cronologici, ma che noi scegliamo di vivere come un tempo di eternità: il kairòs, un tempo di grazia, il tempo di Dio.

XXIX Domenica del Tempo Ordinario 18 ottobre 2015

«Il Figlio dell'Uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti»

(Letture bibliche: Is 53, 2.3. 10-11; Sal 32; Eb 4, 14 - 16; Mc 10, 35 - 45)

La liturgia della Parola pone in netto contrasto la logica del mondo e la logica di Dio, tra le quali è coinvolta la nostra libera adesione all'una o all'altra. Gesù stesso, "l'uomo dei dolori" presentato dal profeta Isaia, il quale è disprezzato da tutti e da ciascuno, ci insegna (attraverso il dialogo con i suoi discepoli) che il cristiano autentico è colui che trova onore e gloria per la sua vita quando si apre alla possibilità del dono di sé nel servizio e nell'aiuto a chi è più "piccolo" di lui. I discepoli (seguendo la logica del mondo) credevano che la possibilità della salvezza risiedeva tutta nello stare accanto al Figlio di Dio quando sarebbe tornato nel suo Regno (senza alcuna fatica, insomma...). Gesù ricorda ai suoi discepoli che per arrivare alla gloria è necessaria la via della croce, che porta al disprezzo da parte degli uomini e all'umiliazione di sé agli occhi del mondo. L'esempio da seguire è quello del Figlio dell'Uomo (il "grande sommo sacerdote" della lettera agli Ebrei) che è venuto "per servire e per dare la vita in favore di molti". Essendo simili a Lui, in quanto creati a sua immagine, sappiamo che la via della croce è percorribile (non senza sacrificio e rinuncia) e che, sola, porta alla salvezza: nostra e di coloro ai quali ci doneremo per accompagnarli lungo il cammino della vita. INSIEME E' PIU' BELLO!!!