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martedì 31 maggio 2016

"Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand




Cyrano Ercole Saviniano signore di Bergerac è un cavaliere che vive nella Francia della prima metà del 1600.
E' spadaccino formidabile, uomo indipendente e sopratutto poeta sopraffino.
Peccato che abbia un naso "importante".


Questo suo difetto fisico gli impedisce di confessare il suo amore alla cugina Rossana.
Un giorno lei gli si presenta per raccomandargli un ragazzo appena arruolato nello stesso reggimento di Cyrano ( i cadetti di Guascogna). Lo ha visto una volta a teatro e si è innamorata perdutamente!

Cyrano a malincuore accetta. Cristiano (così si chiama il fortunato) è il suo esatto opposto ovvero bellissimo, ma semplicemente negato per la poesia. E così, quando deve scrivere lettere d'amore, a chi si rivolge? A Cyrano ovviamente!

E così si crea questo strano triangolo in cui Rossana, senza saperlo, ama in realtà due persone.
Come si risolverà questa situazione?


"Cyrano de Bergerac" è una commedia teatrale scritta nel 1897 da Edmond Rostand che ebbe immediatamente grandissimo successo e che fece la fortuna del suo autore.
Si dice che, durante l'intervallo della prima rappresentazione, fosse presente un ministro che lo cercò per appuntargli la sua Legion d'Onore mentre il pubblico applaudiva per 20 minuti di seguito.

La cosa debbo dire che non mi stupisce perchè il testo è veramente un piccolo gioiello, sopratutto per la caratterizzazione dei personaggi.

Non potrete fare a meno di innamorarvi di Cyrano, il quale è un personaggio meraviglioso: vitalissimo, che, in un mondo dove sei un potente o ci lega ai potenti, lui va fiero della sua indipendenza e del suo talento.

Coraggioso al limite dell'incoscienza (una incoscienza quasi adolescenziale) però è incapace di rivelare il suo amore e per questo entra in una situazione al limite del paradossale, da lui affrontata con una sorta di tenero e dolcissimo humor.

La cosa più bella però è che anche Cristiano, il suo "rivale" in amore, ma ciò nonostante amico fedele di Cyrano, è un personaggio fantastico: consapevole dei suoi limiti poetici non fa mai pesare il fatto che lui "è quello bello che Rossana ama" anzi, in un certo senso, è lui che, alla fine, spinge verso la risoluzione di quella che, se ci pensiamo bene, è una storia basata sulla menzogna.

E' un buon testo per riflettere su cosa sia la verità di noi stessi e l'immagine che noi diamo e su come vediamo gli altri. 

Alla fine la verità arriverà (e diciamo che Rossana un pò se la merita...anche se, diciamolo, non è intelligentissima), ma il modo che Rostand sceglie è un misto tra il malinconico e il tenero, ma forse, anche molto realistico.

Ovviamente ci sono una miriade di versioni anche cinematografiche (tra cui una versione del 1990 con Gerard Depardieu)

Qui vi ho messo la scena del Duello in rima con un grande Gigi Proietti.
Spero che vi basti per farvi venire un po' di curiosità sul resto.
Vi abbraccio




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