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giovedì 2 giugno 2016

Sacratissimo Cuore di Gesù 3 Giugno 2016


«Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me»

(Letture bibliche: Ez 34, 11-16; Sal 22; Rm 5, 5-11, Lc 15, 3-7)



Oggi la Chiesa celebra la festa del Cuore di Gesù e anche noi, piccola Chiesa domestica, Comunità Eucaristica Mariana, ci sentiamo in clima di festeggiamenti in quanto camminiamo verso il Cuore di Gesù e di Maria.


La logica del cuore ha sempre un posto di rilievo nelle nostre riflessioni e nel nostro modo di approcciarci alla vita. L’abbiamo scelta questa via del cuore e perciò anche noi oggi ci sentiamo in dovere di far festa insieme alla Chiesa. 

La liturgia di oggi ci mostra la figura di un pastore al quale è legato un gregge. Dio fa sapere, per bocca di Ezechiele, che prenderà cura egli stesso del suo popolo, come un pastore sollecito e avveduto; radunerà i dispersi, li conoscerà a uno a uno, curerà i feriti, guarirà i malati, andrà in cerca degli smarriti e li riporterà all’ovile. 

Dio ci ha amati proprio quando eravamo peccatori, quando ci siamo allontanati da lui ma Cristo è morto per gli empi, questa è la grande speranza che non delude, afferma Paolo. La logica di Dio è illogica. Il suo amore si effonde maggiormente là dove c’è più miseria, va in cerca di chi l’ha abbandonato, questa è anche l’immagine di Gesù del Vangelo che con sollecitudine va in cerca della pecorella smarrita per riportarla con gioia all’ovile. 

E l’amore gioisce nel salvare, gioisce nell'aver salvato: tale è l’amore di Dio che si è incarnato in Cristo. È la logica del cuore, la logica del dono, la logica di colui che rischia di perdere per trovare. 
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Quest'anno la Chiesa, per spiegarci il mistero dell'amore di Cristo (amore che viene da un cuore di carne), usa la metafora del pastore. Oggi per noi è difficile comprenderla appieno, ma il popolo ebraico la capiva bene non solo perchè la pastorizia era ancora diffusa, ma anche perchè aveva a che fare con le origini di Israele (tutti i patriarchi, così come il re Davide erano pastori).

C'era insomma qualcosa di ancestrale, qualcosa che rimandava direttamente alle origini stesse del loro rapporto con Dio.
Dio si comportava con loro come il pastore si comporta con il suo gregge: non è un rapporto basato sul dovere, ma su un amore tenero. E differenziato per giunta! 
Tratta in modo consono a ciascuno: quella che era smarrita riconduce all'ovile, e si dedica a cure tempestive per quelle malate o ferite o che hanno un diverso ritmo di crescita: la grassa e la magra.
Ecco: la metafora sprizza tenerezza in ogni particolare.

Allo stesso modo siamo amati anche noi: siamo stati creati con le impronte digitali e non con il codice a barre e siamo amati di un amore particolare. Non siamo amati "in serie". 
Siamo amati perchè "siamo noi". Ciascuno con i propri bisogni, desideri, difetti particolari.

Pensateci bene: solo chi ama con un cuore di carne può amare così. Solo chi si fa intimamente prossimo con chi gli sta accanto. E così ha fatto Gesù. Fino alle estreme conseguenze.

Dice San Paolo ai Romani:

Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori,
 Cristo è morto per noi.

Papa Francesco dice spesso che "l'Amore di Dio ci precede" ovvero siamo amati a prescindere da quello che facciamo o da come rispondiamo. Fare esperienza di questo è innanzitutto liberante.

Ti libera dai sensi di colpa, dalle false aspettative. 
Con questa libertà allora puoi scegliere di rispondere a questo amore. 
Perchè, come spesso ci ha detto Padre Giuffrida, l'amore vero è frutto di una scelta. Un amore "costretto" non è più amore, ma stupro. Anche dal punto di vista spirituale.

Non solo, se si sceglie di amare come si è amati da Cristo, puoi anche scegliere di "riparare" per chi ha fatto altre scelte...o semplicemente per chi non ha scelto o non è stato messo in condizione di farlo...e questo perchè Gesù è morto per tutti. 
A prescindere dal fatto che lo si sappia o meno.

Il fatto che Dio abbia scelto di amarci con un cuore di carne dà valore a tutta la nostra vita.Tutta. Ogni aspetto ha valore. Ogni aspetto vale la vita eterna. Proprio per questo allora si può offrire per la salvezza di ognuno.

Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. 
Amen.

Buona festa a tutti,





















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