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mercoledì 10 luglio 2019

"A Plague Tale: Innocence" : essere famiglia quando il mondo finisce





















Guienna estate 1348
Gli inglesi sono alle porte e la peste imperversa nei villaggi circostanti.
Nella tenuta della nobile famiglia dei De Rune si trascorrono giornate serene ma, prima una strana presenza nei boschi e, poi, una terribile incursione di uomini armati, scatena la paura e la morte.

La giovane Amicia ed il fratellino Hugo (portatore di una strana malattia) sono costretti quindi alla fuga in un mondo ormai al collasso e inseguiti dal terribile potere dell'Inquisizione.


Come qualcuno di voi saprà la mia materia preferita a scuola era la storia e, nonostante i miei (quasi) 39 anni ancora mi piace mettermi al pc a giocare.
Per anni però ho dovuto fare i conti con un portatile non proprio ottimizzato per il gaming.

Tutto questo fino alla fine di marzo: laptop nuovo che mi garantiva delle prestazioni più che decenti. 
Con questi presupposto proprio in quei giorni mi capita sotto gli occhi il gameplay trailer di questo gioco.

"A Plague Tale: Innocence" è opera della Asobo Studios, piccola casa francese nata nel 2002 nota, fino ad ora, per aver prodotto giochi con concessione Pixar (Ratatoille, Wall-E, UP).

In questo senso il gioco di cui parliamo rappresenta un cambio deciso di rotta.
Si tratta infatti di un action-adventure con dinamiche stealth dove sono presenti anche degli enigmi ambientali.
Proverò a fare una recensione "tecnica" unita a qualche considerazione personale

Grafica
Sarà perchè l'ho giocato su una 1050Ti, ma è stata una gioia per gli occhi fin dal primo momento. Tutto è molto accurato nei dettagli e gli effetti luce sono qualcosa che lascia a bocca aperta. Tutto questo grazie a piccoli trucchi dei programmatori che "chiudono" lo scenario in maniera tale che il motore grafico abbia meno da lavorare. La modalità FOTO (aggiunta con una successiva patch) ti permette poi di avere degli scatti fenomenali ed è un punto in più.
Nel comparto tecnico metto anche la colonna sonora che è decisamente un punto di forza di questo gioco.

Gameplay
Ho già detto che sono molte le componenti di questo gioco. Di base c'è lo stealth (anche perchè Amicia è una ragazzina e non può certo competere con uomini addestrati al combattimento). Mano mano che si va avanti nel gioco però si arricchisce per cui si avranno più approcci possibili per andare avanti.
Certo, si potrà anche essere più aggressivi, ma il gioco tende a punire una eccessiva baldanza.

Quindi, se volete far casino, giocate a Far Cry.

Se vogliamo fare un appunto forse in certi punti è "tunnelloso". Di certo non abbiamo a che fare con un mondo aperto, ma (debbo dire) meglio un gioco così fatto bene che un open world alla Kingdom Come Deliverance 
(NdR.tra poco questo gioco te lo tirano dietro dato che oramai lo vendono a 20 euro comprese le espansioni)

Storia
E' sicuramente uno dei motivi principali per cui vi consiglierei di acquistarlo perchè è particolare ed è piena anche di colpi di scena.
Ha una corrispondenza storica abbastanza accurata (pur essendo sempre un'opera di fantasia).
I personaggi (anche i comprimari) sono tutti ben caratterizzati e non c'è un solo dialogo che sia banale. 

Partiamo da qui per le considerazioni personali:
Amicia (15 anni) ed Hugo ( 5 anni) pur essendo fratelli non si conoscono bene. Questa era una cosa abbastanza comune nelle famiglie nobili dell'epoca, ma è anche dovuta alla misteriosa malattia di Hugo.
Tutto sommato il mondo di entrambi era comunque un mondo protetto.

Bene, ora immaginateli da soli in una società che ha perso tutti i suoi punti di riferimento (il 1348 questo era a causa della peste) e ricercati dall' Inquisizione per motivi all'inizio molto oscuri.
Ovviamente non rimarrano soli a lungo perchè man mano incontreranno altri personaggi che avranno chiaramente le loro caratteristiche caratteriali e abilità peculiari, ma che condividono con Hugo ed Amicia il fatto di essere ragazzi.

In un certo senso colmano il loro bisogno di famiglia ovvero un "luogo in cui chiunque faccia qualcosa di buono nella vita, sa che lì lo festeggeranno insieme a lui" (Cit. Papa Francesco )

Il gioco (che è diviso in capitoli molto netti) infatti si prende quasi delle pause narrative in cui il lato emotivo prende il sopravvento. Questo prima di eventi che fanno andare avanti la trama in maniera importante.

Alla fine ci immedesimiamo in tutti loro, ma sopratutto in Amicia, nel suo senso di protezione nei confronti nel fratello, nei suoi sensi di colpa, nel suo desiderio di salvarlo da qualcosa che sente troppo grande per entrambi.

Una bella esperienza di gioco che consiglio a tutti

Vi abbraccio forte e vi voglio bene.

Ps."A Plague Tale: Innocence" è disponibile per PC, PS4 ed XBox One al prezzo di 50 euro.





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