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venerdì 27 ottobre 2017

XXX Domenica del Tempo Ordinario


«Se uno mi ama, osserverà la mia parola, 
dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.»

(Letture bibliche: Es 22,20-26; Sal 17;1Ts 1,5-10; Mt 22, 34-40)



Le letture di questa domenica anno il compito di riportarci all'essenziale di una vita di fede che quella che, spero abbiamo, e che vogliamo sempre di più.

La domanda dello scriba (cioè di una persona che studiava la Legge notte e giorno) è stupenda ed indica un desiderio sincero: di fronte alle centinaia di prescrizioni e alle migliaia di parole che si trovano nella Scrittura quali sono quelle che non devo mai dimenticare? C'è qualcosa che racchiude tutto?

Gesù risponde citando il Deuteronomio: 

“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”

E aggiunge:

“Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»

Richiesto di uno, Gesù di comandamenti ne indica due, tra loro legati dal comune aspetto dell'amore.


Come una moneta, che ha sempre due facce inscindibili, così è l'amore, che se è autentico ha sempre, e inscindibili, la faccia dell'amore per Dio, e quella dell'amore per il prossimo. L'intima connessione tra i due è stata poi ripetutamente spiegata, da Gesù stesso e negli scritti degli apostoli: l'amore per Dio è facile a dirsi, è persino facile illudersi di averlo; se c'è davvero, si esprime nel concreto amore per chi ci vive o ci passa accanto. 

L'antico Israele lo sapeva: la prima lettura ci ricorda come Dio stesso si erga a protettore degli indifesi. e' come se dicesse: "Caro Israele, abbi cura dei poveri e degli oppressi PERCHE' SAI CHE COSA SIGNIFICA ESSERLO... nel caso te lo scordassi ci penserò io..come ho fatto con te"

Nel corso dei secoli la Chiesa ha compiuto grandi opere per adempiere a questo precetto fondamentale: basti solo pensare all'invenzione degli ospedali così come noi li conosciamo.

Vi invito qui a riflettere su questo passaggio che è fondamentale: Israele è tenuto a rispettare il povero perchè ha passato la stessa esperienza e SA che Dio interviene. Il cristiano aiuta il povero perchè IN LUI VEDE CRISTO che SI E' FATTO POVERO.

Ecco che allora le parole di Gesù assumono un significato ancora più importante: così come non ci può essere FEDE AUTENTICA senza CARITA' così non ci può essere VERA CARITA' senza FEDE.

Mi spiego meglio: la VERA carità non è quella che si fa per lavarsi la coscienza o "un tanto al chilo". La vera carità è quella che guarda alla DIGNITA' di chi aiutiamo. Ai poveri non si danno gli scarti, ma il meglio perchè è questo che si meritano in quanto immagine stessa di Cristo.

Ecco perchè diventa essenziale conoscere il Dio a cui diciamo di credere. Il rischio è quello di fare danni.

Diceva S.Ignazio: "Se non si crede a Dio si crede a satana" ovvero si crede all' IDOLO che ci siamo fatti al posto di Dio...e quindi in definitiva a satana dato che questo è il suo obiettivo principale fin dall'inizio della creazione.

E la fede in un idolo si chiama IDEOLOGIA, la quale per sua natura è deresposabilizzante

Diceva Don Giussani ne "il senso religioso"

L’ideologia costruita sull’ idolo è per sua natura TOTALIZZANTE ..
L’uomo realizzerà l’identificazione del Dio con l’idolo, scegliendo qualcosa .. che capisce lui: perché qui è il peccato originale, la pretesa di identificare il significato totale con qualcosa che l’uomo comprende ..
In questa dinamica di identificazione dell’idolo, l’uomo sceglierà ciò che stima di più, o meglio ancora, ciò che gli fa più IMPRESSIONE. ..

Perché l’uomo non può evitare questa alternativa: o è SCHIAVO di UOMINI o è SOGGETTO dipendente da Dio.”

Il rischio dunque è diventare schiavi e rendere schiavi gli altri.
L'esperienza di Dio invece è liberante..di quella libertà che è responsabilità verso di noi e verso chi ci circonda.

Questo i cristiani di Tessalonica lo avevano capito ed è per questo che san Paolo li loda. E attraverso di loro  la parola del Signore risuona dappertutto perchè è una parola fatta carne..come quella di Gesù..ed è per questo che è credibile.

Preghiamo per aiutiamoci l'un l'altro perchè possiamo esserlo anche noi.
Vi abbraccio forte

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