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venerdì 30 settembre 2016

XXVII Domenica del Tempo Ordinario 2 Ottobre 2016


«La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.»

(Letture bibliche:Ab 1,2-3;2,2-4 ; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10)

La Liturgia di oggi ci parla della fede e del rapporto che abbiamo con essa.
Già, ma cos'è la fede? 

"Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’ autorità altrui più che su prove"...così si legge sul vocabolario Treccani.

martedì 27 settembre 2016

"5 centimetri al secondo" di Makoto Shinkai (2007)


Takaki Tōno e Akari Shinohara  vanno alle elementari e sono amici per la pelle. Alla fine dell'ultimo anno però sono costretti a separarsi. Il lavoro dei loro genitori li allontana.
Nonostante tutto cercano di mantenere vivo il loro rapporto attraverso lettere e viaggi interminabili. Passano gli anni e l'amicizia diventa qualcosa di più, ma le distanze aumentano e con essi i problemi...

"5 centimetri al secondo" è la velocità  con cui cadono i petali di ciliegio quando fioriscono ed è anche il titolo del secondo lungometraggo animato di Makoto Shinkai, all'epoca 35enne animatore giapponese, degno erede di Hayao Miyazaki, che ha scritto anche sceneggiatura e soggetto (oltre che a curare la regia)
Se Miyazaki punta sulla fantasia e sulla ingenuità, Shinkai (che è suo grande ammiratore) si caratterizza per un realismo non solo delle ambientazioni, ma anche dei sentimenti.

La storia è divisa in 3 episodi in cui vediamo i due protagonisti crescere fino ad arrivare all'età adulta. Crescendo in età dovrebbe crescere anche il loro sentimento, ma non è così.

In realtà, a mio avviso, più che un film sui sentimenti è un film che parla di "distanze". Possono essere distanze fisiche, ma anche distanze spirituali.

C'è un proverbio che dice "Lontano dagli occhi, lontano dal cuore". In famiglia avevo una condizione simile (mio padre per lavoro era lontano da casa e ci stava per molto tempo)
e, a prima vista, sembrerebbe che la saggezza popolare abbia ragione in questo senso.

Sembra proprio che la "distanza fisica" sia il problema fondamentale, ma in realtà, andando avanti nella storia c'è molto altro. Così come c'era molto altro nella mia situazione familiare. Cosa?

Beh innanzitutto l'incomunicabilità: Takaki e Akai si vogliono bene, ma non riescono mai a dirselo apertamente.
Poi la maturità affettiva: alla fine il nostro Takaki (diventato programmatore) afferma di aver avuto una "storia" di 3 anni con una ragazza, ma che la cosa non era andata avanti perchè "in quei tre anni il sentimento non era cresciuto"

Ora, io sono l'ultima persona che può parlare di queste cose e quindi forse è per questo che mi chiedo: "Ma questa frase che vuol dire?" 
Magari voi una risposta l'avete, io sinceramente no.

In tutto questo, a circa metà film, compare un altro personaggio: Kanae, compagna di Takaki alle medie e segretamente innamorata di lui. 
Anche lei viene colpita dal morbo dell'incomunicabilità ma stavolta c'è una sorta di spiegazione (o quantomeno una giustificazione).

Fondamentalmente Kanae non si fa avanti perchè..."lo vede da un'altra parte"
Lo vede perso in una dimensione che lei pensa di non poter o saper raggiungere.

Mi viene da pensare: quanto può essere "vera" una affermazione del genere? Esistono dimensioni dell'esistenza che ti allontanano dalla realtà così tanto che chi ti ama, o pensa di amarti, desiste dal manifestarti il suo sentimento. Oppure è il "sentimento" che non è abbastanza forte (vedi sopra)? Oppure sono vere entrambe le cose?

A questa domanda però penso di saper trovare una risposta: l'Amore di Dio supera ogni dimensione dell'esistenza. Quindi se ami una persona come Dio la ama hai risolto il "problema".

Che dite? Semplicistico? Probabilmente. Sicuramente bisogna VOLERLO vivere.
Ed è questo forse il problema più grosso.

"5 centimetri al secondo" lo trovate su Youtube (versione 1080p 60fps).
Per finire vi metto il video della "sigla finale" che io ritengo stupenda.
E' un brano originale di Masajoshi Yamazaki dal titolo "One more chance, one more time"




"Cerco in ogni momento ovunque la tua immagine;
Sulle banchine al di là dei binari, nelle finestre lungo i viali.
Anche se so che non puoi essere in posti simili.
Se il mio desiderio si avverasse, vorrei essere al tuo fianco.
Non c’è nulla che non farei.
Darei tutto per poterti stringere ancora.

Se volessi solo allontanare la solitudine andrebbe bene chiunque…


Ma in questa notte di stelle cadenti non posso mentire a me stesso…"

Con queste parole (che potremmo rivolgere a Dio Padre..e Lui potrebbe rivolgere a noi),
vi abbraccio forte,

venerdì 23 settembre 2016

XXVI Domenica del tempo Ordinario 25 settembre 2016




«Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo 
della sua povertà»

(Letture bibliche: Am 6, 1.4-7; Sal 145; 1Tm 6, 11-16; Lc 16, 19-31)



La parabola del ricco epulone va considerata come l’accettazione fatalistica di un disordine costituito in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. 

martedì 20 settembre 2016

"Mio fratello rincorre i dinosauri" di Giacomo Mazzariol



Giacomo vive a Castelfranco Veneto, ha 5 anni e due sorelle: Chiara (7 anni) e  Alice che ne ha 2...e giustamente si sente in minoranza!

I loro genitori annunciano che arriverà un altro fratellino. Giacomo non sta più nella pelle. Poi gli dicono che questo fratellino sarà "speciale".
E in effetti Giovanni è speciale. Ha un cromosoma in più e la sindrome di Down.
Crescere con lui non sarà facile, ma sarà anche l'inizio di un viaggio alla scoperta di se stesso e del concetto di "normalità"

L'anno scorso diverse testate giornalistiche avevano linkato sul proprio sito un video di YT che parlava di disabilità. Oggettivamente l'avevo snobbato. D'altronde ho parecchie patologie, ma la sindrome da click compulsivo ancora no.
Qualche settimana fa, girovagando per il web finisco per trovare la recensione di questo libro...e decido di dargli una possibilità. L'argomento è interessante.
E poi il libro è scritto bene, più di alcuni composti da "dimenticabili sedicenti scrittori".

Le definirei 170 pagine...piene:

Pieno di bellezza perchè Giacomo racconta innanzitutto la bellezza della sua famiglia.
Famiglia che, come una squadra, ha accolto Giovanni valorizzandone gli aspetti più belli e, nel contempo, riuscendo a trovare il lato positivo dei suoi innumerevoli problemi.

Pieno di ironia perchè vi farete un mare di risate. L'ironia è frutto dell'ottimismo ed evidentemente Giacomo è un ragazzo molto ottimista.

Pieno di verità perchè, in fondo, Giacomo racconta i suoi 12 anni con suo fratello. Sopratutto il momento in cui, alle medie, si vergogna talmente tanto che evita di parlarne ai suoi compagni e, sopratutto, alla ragazza per cui lui ha una cotta.

Il percorso con cui alla fine arriva non solo a parlare di suo fratello, ma addirittura di additarlo come esempio di sincerità e gioia di vivere è lungo e tortuoso.
Il risultato di questo percorso forse lo possiamo trovare in una lettera che Giacomo scrisse a La Repubblica dopo dei casi di cronaca in cui degli avventori di un albergo si erano "lamentati" della presenza di una colonia di bambini disabili presente nella struttura:

"Ho sempre pensato che ci fosse un solo modo di concepire l’autonomia. E lui si definiva autonomo perché poteva stare un intero giorno senza telefono.
Ho sempre pensato di avere la verità in mano. Ho sempre pensato che fosse solo mio fratello quello disabile, quello non pronto per il mondo, quello di cui vergognarsi....Gio non era l’unico ad aver bisogno di una mano, ma ci sono anch’io che a Londra in tre mesi non mi sono lavato i vestiti perché ho dimenticato che si doveva mettere il detersivo. Insomma, anche io molte volte non ero pronto per il mondo.

Non so voi, ma io conosco bene questa sensazione di inadeguatezza. Ma continuiamo.

Non sono qui ad invocare rispetto per la diversità. Non sono qui a parlare per dirvi che è giusto e doveroso conoscere e apprezzare tutti. Sono qui per dirvi "Nella mia breve storia, essere entrato nel mondo di mio fratello mi ha riempito la vita". Tutto qui. 

All’ inizio del mio libro, che racconta la nostra storia, ho voluto mettere una famosa frase di Einstein: "Ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce dalla sua abilità ad arrampicarsi su un albero, lui passerà tutta la vita a credersi uno stupido".

Beh, sono qui per dirvi che la stessa frase potrebbe iniziare con "Ognuno è un disabile", perché è proprio così, ognuno di noi, semplicemente, ha qualcosa che non sa fare. Io, ad esempio, non so fare la lavatrice. E voi?"

Già, e noi? Ma sopratutto..è una opportunità o una condanna? 
Giacomo ha trovato una risposta. Ora tocca a noi trovare la nostra. E viverla con serenità.
Vi abbraccio,
.


venerdì 16 settembre 2016

XXV Domenica del Tempo Ordinario 18 settembre 2016


«Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo 
della sua povertà»

(Letture bibliche: Am 8, 4-7; Sal 112; 1Tm 2, 1-8; Lc 16, 1-13)


L’annuncio del regno di Dio, del suo amore che salva, viene fatto in un mondo diviso tra ricchi e poveri. È un annuncio che sconvolgendo l’intimo dell’uomo, sconvolge anche un certo tipo di ordine sociale.

martedì 13 settembre 2016

"Se Dio vuole" di Edoardo Falcone (2015)



Tommaso è  uno stimato cardiochirurgo (e come tale, un pò pieno di sè ndR).
In apparenza la sua è una vita perfetta: un lavoro che lo appaga, una moglie che lo ama, una bellissima casa al centro di Roma e due figli. 

venerdì 9 settembre 2016

XXIV Domenica del tempo Ordinario 11 settembre 2016


«Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione»

(Letture bibliche:Es 32, 7-11.13-14; Sal 50; 1Tm 1, 12-17; Lc 15, 1-32)


L’amore di Dio verso gli uomini è così gratuito che non possiamo pretendere di averne diritto: è talmente assoluto che non possiamo mai dire che ci venga a mancare. 

martedì 6 settembre 2016

"God's not dead" di Harold Cronk (2014)



Josh è un ragazzo come tanti altri. Ha una fidanzata che lo ama e con la quale si è programmato i prossimi 50 anni di vita. Vuole laurearsi in legge ma prima deve frequentare, come materia umanista obbligatoria, 150 ore di "introduzione al pensiero filosofico".

venerdì 2 settembre 2016

XXIII domenica del Tempo Ordinario 4 settembre 2016


«Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo 
e insegnami i tuoi decreti»

(Letture bibliche: Sap 9, 13-18; Sal 89; Fm 1, 9-10.12-17; Lc 14, 25-33)


Se nel Vangelo Gesù moltiplica gli appelli alla rinuncia, se invita a portare la propria croce e a seguirlo, non è per far evadere l’uomo dal mondo, ma piuttosto per promuovere l’assunzione e la fedeltà alla condizione umana fino in fondo.