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martedì 13 settembre 2016

"Se Dio vuole" di Edoardo Falcone (2015)



Tommaso è  uno stimato cardiochirurgo (e come tale, un pò pieno di sè ndR).
In apparenza la sua è una vita perfetta: un lavoro che lo appaga, una moglie che lo ama, una bellissima casa al centro di Roma e due figli. 


Bianca, svampita e superficiale, ma ormai sistemata con un ottimo matrimonio e Andrea, studente in medicina, del quale sogna di fare il suo erede professionale.

O almeno questo sarebbe il suo sogno. Sogno che però viene infranto quando scopre che Andrea vuole entrare in seminario. Da ateo convinto non può accettarlo e decide quindi di pedinare il sacerdote che, nelle sue convinzioni, ha fatto il lavaggio del cervello ad Andrea
Sarà un incontro che gli cambierà la vita...e non solo a lui.

Come ultima parte della "trilogia" sulle immagini di Dio vi propongo questo film italiano del regista Edoardo Falcone. Prima impressione: film intelligente e fatto bene.

Innanzitutto mi è piaciuto l'approccio. 
Come abbiamo visto le settimane scorse possiamo parlare di Dio in diversi modi. Il rischio sarà sempre lo stesso: quello di scaricarGli addosso i nostri difetti.

In questo film non si parla di Dio. Si parla di persone che, in un modo o nell'altro Lo hanno incontrato. E dopo averLo incontrato cambiano. Cambia il loro modo di affrontare la vita, il modo con cui si approcciano alle persone ed ai loro problemi.

Questo è il fulcro del film.

Non è un caso che il trailer in pratica spoileri metà trama. Al regista interessa far capire che il centro del film non sono tanto gli avvenimenti, ma come questi vengono affrontati e se sono l'inizio di cambiamento di prospettiva.

In questo senso si capisce forse la "pochezza" del personaggio di Andrea che, con la sua scelta, smonta le sicurezze del padre. Andrea è un personaggio un pò scialbo. 
Si vede che adora il padre, che cerca la sua approvazione. 

Il risultato è che 1) non lo mette mai in discussione 2) per questo motivo non riesce a comprendere che, nonostante le apparenze, suo padre è completamente contrario.

In questo senso l'altra figlia (dipinta con una pochezza intellettuale da far spavento) almeno ha il coraggio di fare un cazziatone d'antologia al genitore. 

Andrea ha una sua funzione: quella di rompere l'incantesimo di una realtà che non esiste.
Quando l'ha compiuta, il suo personaggio cessa di esistere e infatti la fine della sua piccola storia personale colpisce fino ad un certo punto. (se debbo dire la verità..un pò me lo aspettavo).

Al centro di tutto c'è un incontro: quello di Tommaso con Don Pietro.
Ovvero quello di uno scettico con chi Gesù lo ha incontrato veramente e si comporta di conseguenza, rimanendo sempre se stesso. Ed io penso che di Dio si possa parlare solo così..

La scrittura è originale, il film godibilissimo, vi sentirete l'animo leggero come succede solo quando si parla di cose importanti con sincerità e verità. 
Un pò come quando si fa lo Scambio all'Esperienza Comunitaria. 
Vi abbraccio,



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