Categorie

martedì 27 settembre 2016

"5 centimetri al secondo" di Makoto Shinkai (2007)


Takaki Tōno e Akari Shinohara  vanno alle elementari e sono amici per la pelle. Alla fine dell'ultimo anno però sono costretti a separarsi. Il lavoro dei loro genitori li allontana.
Nonostante tutto cercano di mantenere vivo il loro rapporto attraverso lettere e viaggi interminabili. Passano gli anni e l'amicizia diventa qualcosa di più, ma le distanze aumentano e con essi i problemi...

"5 centimetri al secondo" è la velocità  con cui cadono i petali di ciliegio quando fioriscono ed è anche il titolo del secondo lungometraggo animato di Makoto Shinkai, all'epoca 35enne animatore giapponese, degno erede di Hayao Miyazaki, che ha scritto anche sceneggiatura e soggetto (oltre che a curare la regia)
Se Miyazaki punta sulla fantasia e sulla ingenuità, Shinkai (che è suo grande ammiratore) si caratterizza per un realismo non solo delle ambientazioni, ma anche dei sentimenti.

La storia è divisa in 3 episodi in cui vediamo i due protagonisti crescere fino ad arrivare all'età adulta. Crescendo in età dovrebbe crescere anche il loro sentimento, ma non è così.

In realtà, a mio avviso, più che un film sui sentimenti è un film che parla di "distanze". Possono essere distanze fisiche, ma anche distanze spirituali.

C'è un proverbio che dice "Lontano dagli occhi, lontano dal cuore". In famiglia avevo una condizione simile (mio padre per lavoro era lontano da casa e ci stava per molto tempo)
e, a prima vista, sembrerebbe che la saggezza popolare abbia ragione in questo senso.

Sembra proprio che la "distanza fisica" sia il problema fondamentale, ma in realtà, andando avanti nella storia c'è molto altro. Così come c'era molto altro nella mia situazione familiare. Cosa?

Beh innanzitutto l'incomunicabilità: Takaki e Akai si vogliono bene, ma non riescono mai a dirselo apertamente.
Poi la maturità affettiva: alla fine il nostro Takaki (diventato programmatore) afferma di aver avuto una "storia" di 3 anni con una ragazza, ma che la cosa non era andata avanti perchè "in quei tre anni il sentimento non era cresciuto"

Ora, io sono l'ultima persona che può parlare di queste cose e quindi forse è per questo che mi chiedo: "Ma questa frase che vuol dire?" 
Magari voi una risposta l'avete, io sinceramente no.

In tutto questo, a circa metà film, compare un altro personaggio: Kanae, compagna di Takaki alle medie e segretamente innamorata di lui. 
Anche lei viene colpita dal morbo dell'incomunicabilità ma stavolta c'è una sorta di spiegazione (o quantomeno una giustificazione).

Fondamentalmente Kanae non si fa avanti perchè..."lo vede da un'altra parte"
Lo vede perso in una dimensione che lei pensa di non poter o saper raggiungere.

Mi viene da pensare: quanto può essere "vera" una affermazione del genere? Esistono dimensioni dell'esistenza che ti allontanano dalla realtà così tanto che chi ti ama, o pensa di amarti, desiste dal manifestarti il suo sentimento. Oppure è il "sentimento" che non è abbastanza forte (vedi sopra)? Oppure sono vere entrambe le cose?

A questa domanda però penso di saper trovare una risposta: l'Amore di Dio supera ogni dimensione dell'esistenza. Quindi se ami una persona come Dio la ama hai risolto il "problema".

Che dite? Semplicistico? Probabilmente. Sicuramente bisogna VOLERLO vivere.
Ed è questo forse il problema più grosso.

"5 centimetri al secondo" lo trovate su Youtube (versione 1080p 60fps).
Per finire vi metto il video della "sigla finale" che io ritengo stupenda.
E' un brano originale di Masajoshi Yamazaki dal titolo "One more chance, one more time"




"Cerco in ogni momento ovunque la tua immagine;
Sulle banchine al di là dei binari, nelle finestre lungo i viali.
Anche se so che non puoi essere in posti simili.
Se il mio desiderio si avverasse, vorrei essere al tuo fianco.
Non c’è nulla che non farei.
Darei tutto per poterti stringere ancora.

Se volessi solo allontanare la solitudine andrebbe bene chiunque…


Ma in questa notte di stelle cadenti non posso mentire a me stesso…"

Con queste parole (che potremmo rivolgere a Dio Padre..e Lui potrebbe rivolgere a noi),
vi abbraccio forte,

Nessun commento:

Posta un commento