Categorie

venerdì 23 dicembre 2016

Natività del Signore 25 Dicembre 2016


«Domani sarà distrutto il peccato della terra 
e regnerà su di noi il Salvatore del mondo.»

(Letture bibliche: Is 62,1-5; Sal 88; At 13,16-17.22-25; Mt 1,1-25)



Per lo spunto di riflessione di quest'anno ho scelto il Lezionario della Veglia  (e questo spiega anche l'antifona). Questo perchè, più di tutti, è quello che, prima di tutto, ci dice  qualcosa che, credo, sia fondamentale per il percorso di noi tutti e che dobbiamo ricordare.

sabato 17 dicembre 2016

IV Domenica di Avvento 18 Dicembre 2016





«Ecco la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele: 
“Dio con noi”»

(Letture bibliche: Is 7,10-14; Sal 23; Rm 1,1-7; Mt ,18-24)


Manca una settimana a Natale e la Liturgia di oggi ci presenta la figura fondamentale di Giuseppe.  Fondamentale non solo per dare a Gesù quella che poteva essere una sicurezza al punto di vista sociale (ok, ai tempi di Gesù le "ragazze madri" non avevano una vita facile), ma anche per tanti altri motivi. 

mercoledì 14 dicembre 2016

II Mistero Gaudioso: Visitazione



Cari tutti, 
sabato 10 dicembre abbiamo continuato il ciclo sui Misteri del Rosario con la Visitazione di Maria ad Elisabetta.

Qui potete trovare il testo della riunione e, se volete, potete rispondere alle domande nei commenti. Vorrei approfondire un paio di particolari.

martedì 13 dicembre 2016

"Il cinema non va solo guardato ma anche interpretato" di Leonardo Recupero.



Parliamo di un capolavoro firmato John Carpenter "Essi Vivono"

Carpenter ha dato prova, in passato, di essere uno dei più grandi registi con: "Distretto 13 - Le brigate della morte" (1973), "Halloween - La notte delle streghe" (1978), "1997: Fuga da New York" (1981), "la cosa" (1982), "Grosso guaio a Chinathown" (1986). E nel 1988 arriva l'ennesimo colpo di genio con "Essi Vivono".





Questo film cela un'allegoria in ogni scena, il messaggio su cui Carpenter ci vuole far ragionare è nascosto (anche se molto esplicito) dentro un metafora fantasticamente sviluppata.
cominciamo...

Il film inizia con il nostro protagonista (il cui nome viene mostrato solo nei titoli di coda) che cammina attraverso gli scenari di una Los Angeles sporca, disastrata, piena di fumi, con persone vestite di stracci, tristi e soprattutto reali. "Reale" è la parola perfetta per definire ciò che vediamo. Non pensiate che Carpenter voglia boicottare l'America, il suo obbiettivo è di mostrare la verità sui ghetti e sulla povertà di quegli anni (anni 80). Successivamente il nostro protagonista (e dai ve lo dico si chiama John Nada) si scopre essere un disoccupato in cerca di lavoro ignaro della dura vita che dovrá affrontare. Dopo alcuni tentativi falliti riesce a trovare un piccolo impiego in un cantiere dove fa amicizia con Frank Armitage un collega di colore che lo invita in un campo barboni dove Frank si recava già giornalmente.


Quindi i protagonisti sono un disoccupato povero e un lavoratore di colore, è ovvio che Carpenter tifa per la casse operaia ed è contro il razzismo. Se eravamo in cerca di un film politico eccolo qua!





Proseguiamo con la trama:
Nel campo alcuni barboni guardano la tv, il segnale televisivo viene interrotto e intercettato da un uomo che parla allo spettatore dicendo testuali parole: "Ci rendono schiavi delle forze oscure, della materia corporale e con la vanità, l'ansia e l'indolenza ci anestetizzano la mente. [...] Queste manipolazioni sulla psiche sono state identificate otto mesi fa da un ristretto numero di scienziati i quali scoprirono incidentalmente che questi segnali provenivano da... [...] La nostra natura umana si è lasciata sopraffare dalle istituzioni esistenti, crediamo di essere ricchi e invece siamo precipitati nell'abisso dell'aridità e della miseria, privandoci di ogni aspirazione espressione e valore umano"

Questi artifici ci mantengono in uno stato di banalità elevata impedendoci di vedere la degradazione con la quale abbiamo schiacciato il mistero di Dio che è in noi, e se continueremo a vegetare nella vigliaccheria, nella cecità e nel mutismo sarà la fine. Si sono impadroniti della Terra e ci manovreranno indisturbati finché non li scopriremo e quando ci avranno annientati useranno la melma della nostra materia per concimare i loro giardini".


Finito il messaggio il segnale tv ritorna come prima e gli spettatori hanno il mal di testa. Cosa significa? Semplice: la verità ci fa male, non la vogliamo sentire, noi vogliamo essere ciechi perché non ci va di venire a sapere che la nostra società è tutta una menzogna.




Ora arriva la parte bella: John scopre che il segnale tv veniva da una chiesa là vicino entratovi trova una scatola di occhiali da sole neri. In seguito arriva la polizia nel campo e sfratta tutti i poveri e i senza tetto che risiedevano li , quindi, John, costretto a scappare, porta con sè gli occhiali.
Appena è al sicuro ne prova un paio scoprendo qualcosa di assurdo. Gli occhiali gli fanno vedere la "verità" nascosta dalla pubblicità, dai negozi, dai giornali e dalle insegne. Tutto si rivela a lui grazie agli occhiali.


Vi spiego: Gli occhiali mostrano, traducono (in bianco e nero) le frasi e gli slogan delle pubblicità in scritte che gli umani non riuscirebbero a vedere ad occhio nudo. Frasi come: "OBEY" (obbedisci), "CONSUME" (consuma), "SLEEP" (dormi), "CONFORM" (conformati), nei dollari si rivela la scritta "THIS IS YOUR GOD" (questo è il tuo Dio), "NO THOUGHT" (nessun pensiero) ecc...



Carpenter parla del film in un'intervista il 22 giugno del 89 per il London Times:
"Abbiamo provato a usare vere pubblicità. [...] Ma è un film contro la pubblicità; nessuno voleva concederci il permesso."

















Quindi i messaggi celati nella pubblicità, nei volantini, nelle riviste influenzano l'inconscio dell'uomo ovviamente e ingenuamente ignaro. La filosofia di Carpenter, quindi, afferma che la natura umana non tende a consumare e ad accumulare capitale ma se lo fa è perché è influenzato involontariamente da qualcosa. Il filosofo settecentesco Jean-Jacques Rousseau affermava che il "buon selvaggio" non conosceva il concetto di "mio" e di "tuo" e quindi sosteneva che la proprietà privata non è una cosa della natura umana. E di conseguenza l'uomo tende a proteggere questa proprietà arrivando anche alla violenza, alla guerra. Secondo Rousseau la proprietà privata ha rovinato l'uomo.



Carpenter parla di un altro aneddoto sul film: 
"Abbiamo girato ogni scena due volte; un gran dispendio di tempo; coprire un'intera strada di cartelloni pubblicitari con messaggi subliminali è stata una rottura di palle. Stranamente, però, la maggior parte delle persone non lo hanno notato, è questo è stato spaventoso. Soprattutto all'edicola, dove le copertine delle riviste sono state ricoperte con slogan, passavano senza prestare proprio alcuna attenzione."

Testando gli occhiali con gli umani John scopre un'orribile verità: tra di noi si aggirano indisturbati degli strani alieni umanoidi con la faccia da morto.
"Siamo governati da facce di morto!" Questa è l'esclamazione di John quando lo scopre.



Torniamo per un'attimo alla frase dell'uomo in tv: "Si sono impadroniti della Terra e ci manovreranno indisturbati finché non li scopriremo e quando ci avranno annientati useranno la melma della nostra materia per concimare i loro giardini" a chi si riferiva? 

Proprio a questi alieni, che agli occhi umani hanno facce normalissime, ma in verità, con l'utilizzo degli occhiali, si rivelano essere dei mostri e sono proprio loro a nascondere quei messaggi subliminali. Gli alieni manipolano l'uomo con il consumismo, con lo smartphone, con il televisore pollici infiniti e continuate voi la lista...
















Carpenter con questo film condanna il capitalismo, la politica corrotta, il razzismo, il conformismo, il consumismo, il classismo e tutte quelle cose che hanno distolto i popoli dai veri obbiettivi di vita.
E dato che l'America adotta la politica capitalista questo film non va tanto a genio ne alla critica cinematografica ne hai politici. Infatti Carpenter dovrà aspettare quattro anni prima che gli producano il successivo film.

Adesso torniamo all'allegoria. Cosa simboleggiano gli occhiali?
Beh per chi professa una religione è ovvio che gli occhiali sono la fede, sono Dio, sono la preghiera.

Se invece volete un'interpretazione più razionale gli occhiali sono la ragione, la cultura, il sapere. Ovvero tutto quello che va contro l'ignoranza è la disinformazione.
Non che i due pensieri non possano coincidere, anzi l'uomo di fede istruito è la salvezza per questo mondo.

Quindi da adesso ricordatevi il nome "John Carpenter" perché nel cinema non è solo un nome ma una garanzia!



sabato 10 dicembre 2016

III Domenica di Avvento 11 Dicembre 2016


«Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri 
il lieto annuncio.»

(Letture bibliche: Is 35,1-6.8.10; Sal 145; Gc 5, 7-10 ; Mt 11,2-11)



La Liturgia di oggi, posta al centro del cammino di Avvento, prende il nome di "domenica GAUDETE" che, in latino, vuol dire: "Gioite, fate festa! 
Questo perchè, quando si è a metà in un percorso spunta sempre il dubbio: "Ma starò andando nella direzione giusta?"

sabato 3 dicembre 2016

II Domenica di Avvento 4 Dicembre 2016


«Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!»

(Letture bibliche: Is 11,1-10; Sal 71; Rm 15, 4-9 ; Mt 3,1-12)

La Liturgia di oggi è un richiamo forte a metterci in sintonia con il Signore che viene.
Se la settimana scorsa si diceva che non bisognava !aspettare il Signore come si aspetta il proprio turno alla posta", oggi, se ancora non l'avessimo capito, la Scrittura ci avverte che non è uno scherzo. Dio va preso sul serio perchè Lui ha preso sul serio noi.

Ci ha presi talmente sul serio che ha deciso di prendere la nostra natura umana. 
Con tutti gli annessi e connessi.

Questo è il senso delle parole di Giovanni Battista. Ai farisei e sadducei che venivano a battezzarsi evidentemente "pro forma" dice in maniera chiara "Fate dunque un frutto degno della conversione"

Guardate che la cosa riguarda anche noi. Riguarda noi tutte le volte che andiamo a messa per abitudine, perchè ci vanno i nostri genitori, i nostri amici. Tutte le volte che ci confessiamo magari perchè "non si sa mai" o facciamo la comunione perchè "la fanno tutti e poi la gente chissà che pensa"...

Giovanni Battista è chiaro: il tempo dei giochetti, del tenere il piede in due scarpe è finito.

Così come è finito il tempo di "coprirsi" dietro alla santità, vera o presunta non ha importanza, dei nostri familiari e/o direttori spirituali. 

Siamo noi che dobbiamo scegliere. E ci dobbiamo prendere la responsabilità di questa scelta fino in fondo perchè sta venendo Colui che questa scelta l'ha fatta.

Il frutto di questa scelta è la pace.

Lo profetizza Isaia quando mette insieme il lupo e l'agnello, quando parla del Messia come colui che "percuoterà il violento con la verga della sua bocca".

La verità si dimostra per se stessa. E' nella realtà delle cose. Basta farla vedere.
Gesù, vero Dio e vero Uomo, è la verità in carne ed ossa.

Per annunciare questa verità allora si può anche fare la follia di gridare nel deserto del cuore, gli si può rendere gloria anche, e sopratutto, nelle avversità della vita.

Certi che, come ci dice San Paolo, il "Dio della speranza e della consolazione" verrà in nostro aiuto e ci insegnerà la sapienza e l'intelletto per leggere la realtà come Lui la vede.
Vi abbraccio,