Categorie

mercoledì 17 ottobre 2018

YOUR NAME. di Makoto Shinkai (2016)



Giappone 2010. Nel piccolo paese rurale di Itomori vive Mitsuha Miyamizu, studentessa delle superiori. Mitsuha vive con la sorellina e la nonna, sacerdotessa del locale tempio shintoista. la sua vita quindi è inquadrata in tutta quella serie di regole e regolette proprie di un piccolo paese tradizionalista. 
E ovviamente questo ambente a Mitsuha sta stretto.
Contemporaneamente a Tokio vive Taki Tachibana, anche lui studente liceale con un lavoro part time completamente immerso in quella che è la vita di una metropoli come è la capitale del Giappone.

I due non sembrano avere niente in comune se non l'età, ma un evento misterioso li costringerà a vivere l'uno dei panni dell'altra.

"Your name." Con il punto alla fine. No, non è un refuso. Il titolo del film è proprio questo. Come se Makoto Shinkai dicesse: il punto fermo, definitivo, quello su cui ruota tutto il film è la ricerca del nome. Dell'identità dell'altro.

Ho visto questo film si Netflix lunedì sera. Me ne avevano parlato bene, ma sapevo anche che aveva una nomea di film sopravvalutato. Debbo dire che quest'ultima critica mi ha influenzato poco. Conosco Makoto Shinkai e so quanto sia bravo nel raccontare una storia. 

In una parola come è questo film? BELLO.

Bello innanzitutto da vedere. Tecnicamente è una gioia per gli occhi. Colori mai pastellati, ma vividi e realistici e , nel contempo, sognanti. Il fatto che ci siano due ambientazioni diverse (la natura e la grande metropoli) entrambe disegnate benissimo ti dona un senso di completeza visiva che raramente si trova.

E' bello da seguire. E' una storia che si basa su paradossi temporali  (ed è facile che io mi confonda su certe cose) eppure  è spiegata in maniera tale che, in pratica, i personaggi capiscono quando capisci tu.

E' una storia in cui era facile cadere in certi clichè narrativi che invece sono stati sapientemente curati. Riderete di gusto, ma senza

E quindi perchè lo dovreste vedere? Non vi faccio spoiler ovviamente, ma ritengo che il messaggio principale del film sia molto molto importante: 

è il desiderio di essere cercati e trovati da qualcuno che riconosciamo come parte di noi perchè si è messo nei nstri panni, ha vissuto la nostra vita, i nostri affetti sono diventati i suoi. E viceversa. ovviamente

E' chiaro che è facile pensare all'innamoramento, ma pensiamoci bene: Gesù cosa ha fatto? Si è incarnato, ha vissuto la nostra vita, ha avuto amici, li ha persi...

Insomma: è così difficile innamorarsi di Lui? 

Lasciandovi con questa domanda fondamentale, vi auguro una buona visione.

Vi voglio bene






Nessun commento:

Posta un commento